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Tempi di navigazione online e scrolling: capire le abitudini

2021-07-02 14:29:30

I tempi di navigazione su una pagina web ci dicono molto delle abitudini degli utenti. Analizzarli consente di costruire contenuti mirati ed efficaci.

Quanto è importante analizzare il tempo di permanenza sul sito web e la velocità di scrolling degli utenti per interpretare le loro esigenze e costruire esperienze di navigazione efficaci?

Le abitudini di navigazione degli utenti sono cambiate radicalmente e velocemente, negli ultimi anni. Il web è “esploso” in ogni direzione, offrendo sempre più contenuti. Una vera e propria tempesta informativa che ha reso spietata la concorrenza per aggiudicarsi l’attenzione dell’utente, distratto da una miriade di contenuti simili. 

In questo contesto, analizzare le abitudini di navigazione degli utenti in termini di tempi di lettura e scrolling può aiutarci a studiare una comunicazione molto più a fuoco ed efficace, per catturare la sua attenzione.


I tempi medi di navigazione

Secondo un’indagine Nielsen il tempo di permanenza media in una singola pagina è 60 secondi. Un sito web viene esplorato in media in meno di 5 minuti.

Un tempo davvero breve, durante il quale l’utente esplora in modo veloce e superficiale i contenuti, cercando di capire se comunicano ciò di cui ha bisogno. Evidentemente, solo una minima parte dei contenuti presenti in una pagina o in un sito web verranno intercettati dall’utente, che poi passerà oltre.

Per strutturare una pagina web in modo efficace, ci è utile analizzare più a fondo questo dato.

Gli analisti utilizzano una vera e propria funzione matematica, la distribuzione di Weibull, per studiare le abitudini degli utenti, analizzando tempi di permanenza. La distribuzione di Weibull mette in evidenza che i primi 10 secondi di visita di una pagina web sono i più critici.

In altri termini, è nei primi 10 secondi che il tasso di abbandono è più alto. Superato questo scoglio, le possibilità che l’utente rimanga nella pagina aumentano esponenzialmente a ogni secondo guadagnato.

Pattern di navigazione

Ma come è possibile strutturare la pagina web affinché sfrutti al massimo questi dati, catturando l’attenzione dell’utente?

Lo stesso studio Nielsen rileva che gli utenti trascorrono il 57% del tempo di visualizzazione nella parte alta della pagina, cioè nella parte visibile senza bisogno di scrollare. Il dato sale al 74% se si considerano le prime due videate, cioè quelle ottenute facendo un solo scroll. Solo il restante 26% arriva alle parti successive.
Un’analisi comportamentale di questo tipo ci consente di intuire subito un elemento fondamentale: la partita si gioca nella parte più alta della pagina, e più un’informazione viene posizionata a inizio pagina, maggiore è la possibilità che questa venga letta.

Come strutturare una pagina web efficace

Avete dunque 10 secondi e una piccola porzione della vostra pagina per convincere l’utente a non abbondare. 

Il principio generale è facile da intuire: dire il più possibile a inizio pagina, e dirlo bene.

Vediamo, però, alcuni suggerimenti più specifici. 

1.Strutturare in modo chiaro

Le analisi dimostrano che le pagine con una struttura chiara ottengono tempi di permanenza più lunghi. Questo perché l’utente impiega i primissimi secondi di navigazione a comprendere la struttura della pagina: dunque, più questa è chiara, più tempo l’utente potrà risparmiare del tempo da dedicare alla lettura. Per ottenere massima chiarezza strutturale, assicuratevi di anticipare già tutti i contenuti della pagina nelle primissime righe o nel sommario, attraverso frasi chiare e attraenti. Inoltre, aggiungete un sommario ben visibile in alto, nella prima videata, e dividete il testo in paragrafi con titoli esaustivi. 


2.CTA mirate

Un altro approccio utile è quello di chiarire da subito l’intento della pagina e il vantaggio che questa può offrire all’utente. Se la vostra pagina è finalizzata a vendere un prodotto, proporre una consulenza o maggiori informazioni circa un servizio offerto, fatelo capire sin da subito. Questo consentirà un scrematura importante, catturando l’attenzione degli utenti davvero interessati: il numero di persone che leggeranno la pagina potrebbe diminuire, ma certamente aumenterà il tasso di conversione.

3.Qualità del contenuto

La qualità di un contenuto si capisce subito, nel giro di poche righe. Il web propone migliaia di contenuti simili, dunque l’utente – che sa di avere poco tempo per cercare di trovare quello migliore – è estremamente critico e analitico e sa rintracciare la qualità. Non perdetevi in chiacchiere e informazioni non essenziali: cominciate a esporre da subito gli argomenti più caldi e la vostra preparazione. 


4.Suspence

Dire non proprio tutto, ma quasi tutto. Se è vero che il contenuto e la qualità della pagina deve essere chiara sin dalle primissime righe, è altrettanto vero che riga dopo riga il lettore dovrebbe essere incuriosito ad andare avanti, catturato dall’aspettativa di trovare qualcosa di sempre più approfondito. Usate spie testuali garbate per convincere il lettore ad andare avanti. 


5.Formattazione

Il primo impatto con una pagina è visuale. Se la formattazione del testo dovesse risultare ostica, la probabilità di abbandono sale notevolmente. È fondamentale che il testo sia chiaro e riposante: scelta dei font, colori, pesi, interlinee, accapo devono essere scelti con sobrietà e professionalità. Questo non soltanto aumenterà la comprensibilità del testo, ma anche la credibilità.


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by Cam.TV Staff
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