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Il Business della Conoscenza

2020-08-25 07:44:13

La tua conoscenza ha un enorme valore.

Per iniziare, analizziamo i requisiti necessari per la vendita di conoscenza online:

• ti serve un problema da risolvere.

• ti serve un’audience, in gergo, un mercato.

• ti serve un messaggio accattivante che ti consenta di raggiungere queste persone e le convinca ad affidare a te la soluzione del loro problema.


Ora ti chiedo di sospendere per qualche istante il tuo ardente desiderio di scoprire se “anche io posso risolvere un problema per qualcuno”, perché c’è un requisito più importante da soddisfare, senza il quale tutto ciò che farai sarà stato vano.

Nel momento in cui ti affaccerai al mondo del business, capirai che esiste un valore molto importante che si chiama Costo di Acquisizione del Cliente (CAC). Il CAC è il prezzo che devi pagare per fare in modo che qualcuno acquisti da te per la prima volta. Questo esiste anche se non investi in pubblicità. Qualsiasi cosa vendi ed in qualunque modo tu lo venda, avrai sempre e comunque un CAC.


Se alzi la serranda del tuo negozio in centro, il cui costo è di € 3.000 al mese, tra affitto e bollette varie, il tuo Costo di Acquisizione per cliente medio sarà di € 3.000 diviso il numero di clienti nuovi che compreranno da te in quel mese. Ovviamente, se è stata una pubblicità a far entrare i clienti nel tuo negozio, allora il costo della pubblicità sarà da aggiungere in questo calcolo.

Nel caso di un business online, vale lo stesso principio. Tenere in piedi un “negozio online” ha costi che, in alcuni casi, possono essere comparabili a quelli dell’affitto di un negozio tradizionale. L’unica differenza sostanziale è che, vendendo un servizio come la conoscenza, non devi esporti con del capitale iniziale per acquistare la merce e non hai alcun costo di magazzino e di spedizione


Tuttavia, esiste un modo per ridurre al minimo i costi mensili del tuo business online, in alcuni casi portandoli a meno di €100 al mese, ma di questo ti parlerò più avanti. Ora mi interessa che tu comprenda le dinamiche principali di questo affascinante business.


La prima componente chiave è quindi il CAC, il costo di acquisizione di un nuovo cliente.

La seconda componente chiave si chiama invece AOV (Average Order Value) ed è il valore medio per transazione. Si tratta dello scontrino medio, ossia la quantità media di denaro che un cliente ti “lascia” nel momento in cui decide di acquistare da te.


La differenza tra CAC ed AOV si chiama marginalità.


Il lavoro dell’imprenditore digitale è quello di fare in modo che la marginalità sulla vendita dei suoi prodotti sia quanto più alta possibile e, ovviamente, il gioco funziona se il CAC è inferiore al AOV. Maggiore sarà questo gap e più profittevole sarà il nostro business.


Se il corso che propongo online costa € 300 e voglio trasformarlo in un “moltiplicatore di denaro”, raddoppiando i miei profitti ogni mese, allora il mio CAC non dovrà mai superare € 150.

Ho utilizzato appositamente le parole “moltiplicatore di denaro” perché il business online, basato sulla vendita degli info-prodotti, funziona esattamente in questo modo.


Gli imprenditori digitali di più grande successo sono quelli che riescono ad utilizzare la pubblicità online per promuoversi ed acquisire clienti ad un CAC inferiore al AOV. Questo è il “Sacro Graal” dell’imprenditoria online. Se riuscirai a raggiungere questo risultato, non avrai mai più problemi di denaro, perché sarai letteralmente in grado di moltiplicarlo.


Questo ti potrà sembrare assurdo, ma è esattamente quello che succede all’interno di tutte le mie aziende e non solo le mie. È quello che succede all’interno di qualsiasi azienda online che funzioni.

Un altro elemento da tenere sotto controllo si chiama ROI (Return On Investment) e si calcola con la seguente formula: ROI = Utile derivato / Capitale investito. Per utile derivato si intende il reddito totale dell'operazione, meno il capitale investito (nel nostro caso la pubblicità).


Per esempio, se vogliamo calcolare il ROI di una campagna pubblicitaria dove sono stati investiti €200 e fatturati €300, possiamo svolgere il seguente calcolo: 

ROI = (300-200) / 200 = 0,50 = 50%


Questo indica che la campagna ha prodotto un guadagno di € 0,50 per ogni euro investito. Si deduce quindi che più alto risulta il ROI, più la campagna pubblicitaria è stata efficace.


Se stai facendo le cose fatte bene, il ritorno minimo da raggiungere è del 100%. Il 100% di ROI è considerata la “baseline” in questo business. Se scendi al disotto di questa percentuale, vuol dire che stai facendo qualcosa di sbagliato.


Ora, fermati ad analizzare per un istante questi numeri.

Sui mercati finanziari, il rendimento medio annuo di qualsiasi investimento che si rispetti è dell’8%. Per riportare questo dato mi sono basato sugli indici S&P e un rendimento medio annuo dell’8% è considerato da molti come un’indicazione di un investimento sicuro e redditizio.


I più importanti fondi comuni di investimento, come Bridgewater Associates di Ray Dalio o Berkshire Hathaway di Warren Buffett, offrono rendimenti medi che vanno dal 12% al 15% all’anno. Un’azione della Berkshire costa $317.040 in questo preciso momento, mentre scrivo queste parole. TRECENTODICIASSETTEMILAQUARANTA dollari per un rendimento annuo lordo del 12%!


Io invece ti sto parlando di rendimenti del 100% al mese ovvero 1200% all’anno.

Ti sfido a trovare una opportunità con rendimenti analoghi. Anzi, se la trovi, ti prego di contattarmi sul Canale gabriele.cam.tv perché sono interessato a svilupparla insieme a te. Io non l’ho ancora trovata e non sono un tipo arrendevole.


Tornando a noi, possiamo tranquillamente snobbare questi “signori della finanza” e prenderli a calci nel didietro. Seguimi per capire come lo stiamo facendo e come puoi unirti anche tu alla festa! ;-)




Questo articolo è stato estratto dal capitolo 4 del libro “Internet Crea Indipendenza” di Gabriele Visintini. Se anche tu vuoi ricevere il libro GRATIS, clicca qui:

by Cam.TV Staff