Cosmin Miron

Il pensiero di Leibniz

2020-02-23 15:08:36

Razionalista Difensore dei dogmi del Cristianesimo Conciliatore tra cattolici e protestanti Conoscenze oscure e chiare Gottfried Wilhelm von Leibniz

La monadi

Leibniz cercava di salvaguardare i dogmi

del cristianesimo dando loro una formulazione moderna e di conciliare i conflitti dottrinali tra cattolici e protestanti. Inoltre formulò diverse teorie riguardanti: teoria della conoscenza: conoscenze oscure (dei sensi) conoscenze chiare (della ragione) "nulla è nell'intelletto che prima non sia stato nei sensi, tranne l'intelletto

Leibniz cercava di salvaguardare i dogmi del cristianesimo dando loro una formulazione moderna e di conciliare i conflitti dottrinali tra cattolici e protestanti. Inoltre formulò diverse teorie riguardanti:

  • teoria della conoscenza:
  • conoscenze oscure (dei sensi)
  • conoscenze chiare (della ragione)

"nulla è nell'intelletto che prima non sia stato nei sensi, tranne l'intelletto stesso"

  • una nuova metafisica

Le monadi sono sostanze semplici ed immateriali che costituiscono tutto l'universo e sono strutturate in una gerarchia di maggiore o minore chiarezza secondo l'armonia prestabilita da Dio.

L'ars combinatoria

Tra gli svariati interessi di Leibniz c'è anche quello per lo studio del linguaggio sul quale ritiene possa fondarsi una nuova scienza: l'"Ars combinatoria": una simbolizzazione del pensiero con cui operare calcoli logico-matematici.

Aristotele aveva già intravisto questa possibilità negli "Analitici", la sua opera di logica formale, dove i concetti semplici venivano simboleggiati con le lettere dell'alfabeto greco. Lo stesso progetto era stato perseguito da Raimondo Lullo (1235-1315) con la sua "Ars Magna" ("Ars compendiosa inveniendi veritatem seu ars magna et maior") e da Charles de Bovelles (1475-1566) con la sua Ars oppositorumtecnica sintetica per scoprire la verità. Servendosi di simboli linguistici e anche di schemi e figure si potevano realizzare delle combinazioni logiche che portavano a verità universali. L'arte lulliana fu dimenticata nel Medioevo e venne invece riscoperta nel Rinascimento dove era utilizzata nell'alchimia e nell'astrologiaGiordano Bruno ad esempio, era considerato un esperto di questa tecnica. Ancora nel '600 l'"ars magna" trova cultori come Pierre Gassendi ma furono soprattutto Thomas Hobbes e i suoi seguaci che tentarono di svilupparla ed applicarla ad ogni campo del sapere.

Il concetto di Hobbes di un sapere come calcolo influenzò in modo rilevante la dottrina di Leibniz.

Egli ha infatti notato come sia possibile ridurre i concetti complessi ad un piccolo numero di concetti primitivi, ciascuno connotato da un segno.

Dopo aver stabilito una classificazione di concetti primitivi, egli pensa che si possa arrivare a stabilire una sorta di scrittura universale simbolica e con questa risolvere i problemi logici così come si risolvono i problemi algebrici.

«Ma la ragione sufficiente si deve trovare anche nelle verità contingenti o di fatto cioè nella serie delle cose sparse nell'universo delle creature; in esse la risoluzione in ragioni particolari può essere spinta senza limiti, a causa dell'immensa varietà delle cose della natura e della divisione dei corpi all'infinito. »

W. V. Liebnz