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L’EVOLUZIONE DENTRO DI SÉ: LA RISCOPERTA
… L’idea che tale esperienza possa essere affidata a qualcun altro - politica, religione, medicina, guru, partner, ecc. – è una pia illusione che arresta l’evoluzione e impedisce l’affermazione della responsabilità necessaria…
Più che di riscoperta, dovremmo parlare di risveglio, intuizione, rinascita, comunque, della necessità di cominciare a pensarsi in maniera diversa, vedendo le cose da un altro punto di vista. Non è certo facile fare questo, essendo pervasi fino al midollo da un’idea della vita così ridotta e bislacca, da problemi quotidiani di ogni ordine e grandezza, intesi come unica dimensione della vita. In ogni caso, per allargare la nostra visione, per portarla oltre questa arbitraria riduzione, c’è una strada obbligata da fare, da percorrere, che non risparmia nessuno: questa strada è un’intima esplorazione, è un viaggio dentro di sé, che passa da un lavoro di consapevolezza, di riflessione, di osservazione e riconoscimento, ma soprattutto passa dall’arricchimento esperienziale che la vita ci dona in ogni attimo di essa. È un esercizio vero e proprio, che presuppone la conoscenza, l’apprendimento e la pratica nella realtà. Abbiamo visto tante volte quante trappole e quanti meccanismi coercitivi impediscono il naturale evolvere della coscienza; abbiamo detto tante volte come la sofferenza, non solo risulti da questa indebita riduzione, ma sia proprio una spinta amorevole verso questo processo. In ogni caso, con o senza il favore delle circostanze, è qualcosa che deve accadere dentro di noi. È sempre stato così e sempre sarà. L’idea che tale esperienza possa essere affidata a qualcun altro - politica, religione, medicina, guru, partner, ecc. – è una pia illusione che arresta l’evoluzione e impedisce l’affermazione della responsabilità necessaria. Questo stato di cose crea dipendenza e attaccamento, e quindi sofferenza, che, spesso, esasperano e rinforzano ancora di più la perversione. I veri “maestri”, la vera educazione, la vera medicina, il vero aiuto, devono farsi interpreti di questa realtà, di questa chiave di lettura e distinguersi per coerenza e per umana, autentica, disponibilità. Tutto il resto, per quanto ci risulti normale, perfino indispensabile (pensate all’attuale medicina o all’ordine giuridico) è figlio di questo sistema e di questa “sotto cultura” del vivere, animata dal potere e dal controllo, dall’arroganza e dalla sopraffazione, dall’ignoranza e dalla manipolazione, dall’egoismo e dal tornaconto, dalla paura e dalla disperazione. Non porterà l’umanità da nessuna parte, se non verso l’inasprimento dei toni e verso pesanti conseguenze, nel tentativo ultimo di condurci a una debita riflessione sulla vita. C’è molto da fare, è vero! Ma l’evoluzione è dentro ognuno di noi e lo è come stato naturale della coscienza stessa. Lo è come senso della vita, e come riflesso dell’Universo, che all’uomo ha riservato questo compito e questa possibilità.
Corrado Ceschinelli