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Legionella e Covid-19: perché è così facile confondere i sintomi.

2021-03-02 16:57:08


Quali sono i tratti comuni e cosa puoi fare per difenderti?

Scommetto che è capitato anche a te, anzi ne sono sicuro!
Da quando è esplosa l’emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus, ogni volta che starnutisci o hai una linea di febbre il primo pensiero che ti viene in mente è:

“Oddio! È il Covid!”

Di colpo la mente ti si affolla con tutti gli scenari conseguenti - uno peggiore dell’altro - frutto degli infiniti drammi che hai visto al telegiornale in questi mesi.
Non è così? E la preoccupazione aumenta una frazione di secondo dopo, quando oltre alle conseguenze che il virus potrebbe avere su di te... ti assale l’angoscia di aver contagiato anche qualcuno dei tuoi cari.
Ormai sappiamo tutti che le persone anziane e coloro che hanno problemi al sistema respiratorio o a quello immunitario sono particolarmente a rischio…

Esattamente come per il batterio della Legionella.

I contagi da Legionella Pneumophila non si sono certo fermati in Italia, e anzi solo negli ultimi mesi si sono registrati nuovi focolai e nuove vittime a Busto Arsizio, in provincia di Pordenone, in Romagna a Forlì, in Toscana ad Arezzo, a Varese e nel cuore della Brianza a Meda.
E ne stiamo tralasciando parecchi.
Come ti ho già anticipato, l’infezione del batterio affligge soprattutto l’apparato respiratorio…


Perciò è naturale, dopo mesi di bombardamento mediatico sul tema Coronavirus, che anche quando il problema è un altro, tutti abbiano il Covid-19 come pensiero fisso non appena si presenta un colpo di tosse o un mal di gola.
Leggendo le notizie di cronaca vediamo come la prima preoccupazione del personale sanitario sia quella di identificare nuovi casi di malati di Covid, ed è naturale che sia così.
Ma prima ancora del personale sanitario, che sta eroicamente affrontando un’emergenza tra difficoltà inimmaginabili anche a livello organizzativo, è importante che fin dentro le mura di casa ci rendiamo conto che le due malattie, per quanto di origine diversa, hanno sintomi praticamente identici.
Una precisazione:
Non cercare in alcun modo di sostituirti ad un medico facendo auto-diagnosi, ma rivolgiti sempre ai professionisti della salute. Solo personale esperto e preparato, con gli opportuni strumenti, potrà dirti qual è davvero il problema.
Detto questo, l’unica significativa differenza tra i due tipi di malattia che voglio evidenziarti in questo articolo è il seguente:

Il batterio della Legionella e il virus Covid-19, sebbene simili negli effetti, si diffondono in maniera completamente diversa.


Ecco perché già all’interno delle mura di casa puoi mettere in atto azioni differenti a difesa della tua famiglia se qualcuno contrae il batterio oppure il virus.
Tieni presente questo: il virus Covid-19 ha una diffusione interumana, cioè da persona a persona, velocissima.
Non è un caso che la curva dei contagi abbia avuto i picchi che ben conosciamo quando ancora non c’era consapevolezza del problema.
Al contrario, i contagi e le epidemie di polmonite batterica causati dalla Legionella non sono dovuti alla trasmissione da persona a persona, ma dal fatto che più persone sono entrate in contatto con il batterio ospitato nello stesso impianto idrico.

In sostanza il contagio è AMBIENTALE.




Il batterio della Legionella usa il vapore acqueo e i micro-schizzi di acqua per entrare nel nostro organismo, arrivare nei polmoni e lì iniziare a fare danni.
Pertanto - a differenza dei contagi per Coronavirus - è incredibilmente difficile ammalarsi stando vicino ad un soggetto infettato dal batterio…
Ma è molto più probabile ammalarsi abitando nella stessa casa, usando la stessa doccia e respirando lo stesso vapore carico di batteri.
In sostanza, il batterio vive e prospera facilmente nelle condutture, nei ristagni di acqua, negli angoli ciechi dell’impianto idrico, nelle vasche di accumulo e nelle incrostazioni dei raccordi.
Proprio nelle incrostazioni è addirittura in grado di “imparare” a difendersi dalle difese immunitarie del corpo umano, allenandosi a resistere usando le amebe presenti nei biofilm come “palestra”.
(Questo è precisamente il motivo alla base della mia battaglia per le analisi preventive che tutti possono - e dovrebbero - effettuare nell’impianto di casa propria.)
Ecco quindi che, se in famiglia c’è una persona ammalata di Legionellosi, è più importante correre ai ripari intervenendo rapidamente sull’impianto di casa che inondandosi di gel lavamani, mi sono spiegato?

Vediamo quali sono i sintomi causati dal Covid-19 e quelli imputabili alla Legionella.


L’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Brescia ha pubblicato un interessante articolo dal titolo:

"2018 LEGIONELLA/2020 COVID-19. ASSONANZE/DISSONANZE”
Ricordiamo infatti che nel 2018 si è verificata proprio nelle zone del bresciano la più grande epidemia di Legionella mai registrata AL MONDO, con i casi di contagio che hanno superato le mille unità, interessando un’area di circa 60.000 cittadini a sud della provincia di Brescia.
I sintomi principali causati dalla Legionella Pneumophila sono i seguenti:
●    Febbre molto alta, chiamata iperpiressia, che arriva a 39°-40°;
●    Raffreddore;
●    Forte sensazione di esaurimento fisico simile a quella provata dopo una fatica eccessiva (detta astenia);
●    Dispepsia, ossia serie difficoltà di digestione (gastrica o intestinale) che portano nausea, pesantezza di stomaco, bruciori o dolori allo stomaco, vomito;
●    Nei casi più gravi e dopo qualche giorno, si aggiunge dispnea, che significa difficoltà a respirare indipendentemente dalle frequenze respiratorie, che possono essere alte o basse, e dalla saturazione di ossigeno.
Stiamo parlando della Malattia del Legionario, la forma più grave di Legionella con polmonite, con periodo di incubazione che va da 2 fino a 10 giorni. Questa polmonite può verificarsi tramite dolore addominale, diarrea e stato confusionale.
In particolare la dispnea è caratterizzata da complicazioni cardiache, come la pericardite: è un'infiammazione del pericardio (il sacco flessibile che è attorno al nostro cuore) molto dolorosa, e determina il versamento di liquido e di componenti del sangue dentro al sacco pericardico.
Quanto al Covid-19, il cui periodo di incubazione può arrivare fino ai 14 giorni, ecco i sintomi più classici (nota le somiglianze):
●    Iperpiressia, di nuovo la febbre alta;
●    Sintomi gastro-intestinali;
●    Tosse secca;
●    Alterazione dell’olfatto e del gusto;
●    Congestione nasale, rinorrea (scolo abbondante di materiale mucoso dalle cavità nasali), mal di gola;
●    Aumento della frequenza respiratoria;
●    Dispnea crescente (cioè difficoltà a respirare sempre maggiore) che sfocia in trombosi venosa e arteriosa con la conseguente creazione di emboli.
Nei pazienti Covid di solito tosse e febbre compaiono già all’inizio dell’infezione, mentre la difficoltà a respirare (dispnea) pochi giorni dopo, anche se la febbre è calante.
Sono sottigliezze che è difficile riconoscere senza essere medici, ad un occhio non esperto sono praticamente UGUALI.
Come cita l’Ordine dei Medici di Brescia:
“Importante per l’evoluzione della malattia è sicuramente l’indice di saturazione dell’ossigeno del sangue tramite il saturimetro, superiore nella norma al 96%. [...] Un’assonanza tra la epidemia da Legionella e la pandemia del Covid-19 è la evidente trasmissione aerea del batterio e del virus con un iniziale coinvolgimento dell’apparato respiratorio con un senso di “fame d’aria”. Aria e l’Ossigeno sono in effetti una precondizione per la vita da cui ne consegue l’angoscia della morte per ogni essere vivente.”
Valori “nella norma” della saturazione sono infatti tra il 95 e il 100%. Valori misurati tra il 90 e il 95% indicano una lieve assenza dell'ossigeno, mentre se i valori sono al di sotto del 90% occorre preoccuparsi sul serio: indicano una grave deficienza di ossigeno.

Sia la Legionella che il Covid causano un abbassamento grave dell’ossigeno nel sangue.




Parlando del Covid-19, il Dott. Guido Bertolini, capo del Laboratorio di Epidemiologia Clinica dell‘Istituto Mario Negri di Bergamo, ribadisce l’importanza della prontezza del trattamento nell’influenzare il decorso della malattia. Più è rapida la risposta, più è promettente l’evolversi della malattia.
“Sappiamo che la polmonite da Covid-19 porta a una diminuzione del livello di ossigeno nel sangue, senza che il paziente se ne renda conto finché non è tardi. Per questo la nostra idea” sostiene il Dott. Bertolini “è di munire i pazienti che si presentano in pronto soccorso, ma non necessitano di essere ricoverati, di un saturimetro che consenta loro di tenere monitorato l‘andamento della saturazione una volta a casa.”
Come vedi, nemmeno un dato preciso e facilmente misurabile in casa propria come la saturazione ci aiuta davvero a distinguere una malattia dall’altra.
E l’età del contagiato? Può darci almeno un indice di probabilità del fatto che ci troviamo in presenza di Legionella oppure di Covid-19?
Guarda questo grafico, viene da un documento pubblicato in maggio 2020 sul sito di ricerche scientifiche osf.io:



Come vedi, anche qui le similitudini sono spiazzanti quindi no, nemmeno l’età ci aiuta.
Stesso discorso vale per il contesto urbano…
Nelle città ci sono più abitanti in pochi metri quadri, quindi il Covid-19 si diffonde più facilmente…
Ma proprio per la maggiore densità abitativa, ci sono anche più condomini e tubature pertanto anche il batterio della Legionella ha più occasioni per moltiplicarsi.
Concordi con me? Distinguere il Covid-19 dall’infezione dovuta alla Legionella senza analisi mediche accurate  - ma solo basandosi sui sintomi che possiamo riscontrare “a occhio nudo” - sembra un rebus senza soluzione.
Eppure un modo per difendersi c’è, e te lo ribadisco.

La migliore difesa che puoi mettere in campo contro il batterio della Legionella è la PREVENZIONE.


Ci stanno educando in tutti i modi a prevenire il contagio da Covid, ed è un bene.
Non usciamo di casa senza mascherina, e la sera abbiamo perso il conto di quante volte ci siamo lavati le mani o sanificate le stesse con il gel che troviamo ovunque...
Con la stessa filosofia dovremmo approntare le contromisure preventive che ci possono tutelare dalla Legionella.
I controlli delle autorità si fermano al contatore. E sono spesso tardivi, nella stragrande maggioranza dei casi vengono effettuati solo DOPO che c’è stato un focolaio d’infezione o - peggio - un morto.
Il problema è che in questa fase decine di altre persone sono già state contagiate!
Sta a noi singoli cittadini fare controlli dentro le mura di casa e nei nostri condomini.