Ti vengono subito in mente gli anni del terrorismo,
l’inflazione, le varie crisi economiche che ci sono state nelle scorse
decadi, oppure pensi ai tuoi affetti, al tuo sviluppo professionale, alle
emozioni che hanno caratterizzato le diverse fasi della tua vita?
Noi esseri umani tendiamo ad interpretare la vita più
tramite le emozioni che viviamo
piuttosto che attraverso fatti oggettivi.
Può essere una fortuna o una disgrazia, dipende da quanto
spazio hanno nella tua testa la rabbia, l’invidia, la paura, la
frustrazione, rispetto all’amore, al perdono e alla gratitudine.
Oggi stiamo vivendo tempi di grande crisi a livello
economico, sociale, sanitario e personale e tutti ci troviamo a dover
convivere con l’incertezza del futuro.
Probabilmente come molti, ti starai chiedendo:
In questa situazione è normale avere paura ed essere preoccupati.
Milioni di contagiati, centinaia di migliaia di morti,
decine di milioni di posti di lavoro persi, aziende che falliscono,
persone che finiscono per strada.
In Italia si stima che 1
azienda su 3 sia a rischio fallimento.
Insomma le preoccupazioni ci sono, i rischi anche ma
cosa possiamo fare noi a livello personale?
Se ci concentriamo solo su questi dati e sulla
preoccupazione che ne deriva, non impareremo molto e probabilmente ci
ricorderemo in modo drammatico di questa fase della nostra esistenza.
Se invece saremo in grado di accettare,
apprendere e adattarci,
la situazione in sé passerà in secondo piano e rimarrà dentro di noi vivo
il ricordo di ciò che abbiamo appreso.
Ci sono però 2 problemi insiti in ogni fase di crisi:
le crisi ci fanno paura e
quindi facciamo di tutto per evitarle anche se è impossibile e spesso questo peggiora la situazione invece di migliorarla;
non tutti ne escono rafforzati e molti purtroppo non ne escono proprio.
Tutte le esperienze, dirette e indirette, che ho vissuto mi
hanno convinto che la vita di ognuno di noi ci fornisce continuamente
informazioni e messaggi.
Quando non li ascoltiamo i messaggi si trasformano in lezioni.
Quando ci rifiutiamo di apprendere le lezioni, esse
diventano un po' alla volta dei problemi.
Quando non affrontiamo i problemi questi diventano crisi
e quando non risolviamo le crisi,
Ma il tempo è dalla nostra parte sempre che non finiamo con
il mettere la testa sotto la sabbia.
Il primo passo è sempre avere il coraggio di guardare
in faccia la realtà.
Questo ti permette di scegliere di vivere nella zona dei
messaggi e delle lezioni e di non cadere mai in quella dei problemi,
delle crisi e del caos, anche quando il mondo attorno a noi sembra che
stia crollando.
Poi occorre incidere sulla realtà stessa per renderla più
consona possibile ai nostri desideri.
Qui è importante ricordarsi che...sei
ciò che credi di essere.
Hai mai sentito parlare delle profezie che si
autoavverano?
Può sembrare un’idea sciocca ma non lo è: se ti
credi debole ti comporterai da debole e verrai trattato come tale.
Se ti credi forte e coraggioso ti comporterai da persona
coraggiosa e gli altri ti vedranno come intraprendente e sicuro di te.
Se ti credi già oltre un problema comincerai
Questa regola ha funziona
Da ragazzo ero affascinato dall’idea di essere una persona libera
e poter viaggiare in lungo e in largo per il mondo ma
che solo chi ha una propria attività imprenditoriale può
ottenere e così ho mollato ogni sicurezza e sono diventato imprenditore.
Può essere caso o fortuna oppure può essere che le
convinzioni attivino a livello subconscio dei comportamenti che ti
portano esattamente dove hai sognato di arrivare.
Allora diventa chi credi di essere e se vorrai potrai farlo insieme a me
lavoreremo insieme e costruiremo quello che ci siamo sempre meritati
perchè questo è quello che dobbiamo fare insieme.