L’anno che verrà: ecco la tecnologia che vedremo nel 2020
Il 2020 potrà mai farci sobbalzare dalla sedia e gridare alla “next big thing” come mai prima d’ora? Probabilmente no, ma ci sono comunque degli ottimi motivi per guardare ai prossimi mesi come un periodo fondamentale per un ulteriore progresso tecnologico dell’uomo
Addio scheda del telefono
Partiamo da un contesto che può apparire minore ma che in realtà cambierà radicalmente il modo di utilizzare i servizi cellulari: la e-sim. Nel 2020 la tecnologia diverrà comune sia nell'elettronica di consumo che nell'IoT aziendale. Gli utenti saranno in grado di attivare e modificare gli abbonamenti senza dover attendere l'arrivo di una nuova sim card o andare in un negozio per ritirarla. Se oggi vi è un consolidamento della distribuzione digitale di abbonamenti mobili, l'introduzione delle e-sim andrà ad accelerare il passaggio dalla vendita al dettaglio fisica a quella “liquida” e possiamo aspettarci di vedere sul mercato una serie di nuovi servizi e app, cosiddette VaS (a valore aggiunto), legate al numero di telefono e al seriale della scheda.
Prima della guida autonoma
Ok, la storia della guida autonoma ci prende parecchio, però prima c’è dell’altro. Nel 2020, quasi tutte le grandi case automobilistiche entreranno nel mercato con auto elettriche più grandi, costruite per distanze più lunghe. Non è più sufficiente mettere una batteria sotto una city car. Con una serie di nuovi esemplari, con modelli e capacità di ricarica differenti, i prezzi scenderanno e i consumatori risponderanno a tale diminuzione comprando. Per questo motivo, il 2020 segnerà anche il primo contraccolpo delle auto elettriche ai modelli tradizionali, con i governi pronti a incentivare il passaggio all’elettrico, magari piazzando qualche stazione di ricarica in più, anche lungo la penisola.
La lotta per lo streaming
Da quando Netflix e Prime Video hanno preso posto nei nostri salotti, integrando le noiose trasmissioni del digitale terrestre, altri concorrenti si sono fatti strada, forti della buona risposta del pubblico. Ecco allora AppleTV+ e Disney+, due dei grandi nomi che nel 2020 potrebbero prendere il largo, con la trasmissione di contenuti esclusivi, uno dei pochi motivi per scegliere questo o quel servizio. Le produzione cinematografiche distribuite su interfacce native e dispositivi di proprietà sono il futuro e dunque possiamo attenderci una vera battaglia di questi giganti per accaparrarsi più abbonamenti; magari abbassando i canoni richiesti.
Il gaming sul cloud
Per i giocatori, il 2020 sarà un grande anno. Apple ha già lanciato Arcade e Google non è molto indietro con Stadia, entrambi rappresentanti di un rinnovamento del settore. Apple Arcade offre agli abbonati l'accesso a tutte le offerte esclusive, sia per il download che la riproduzione offline; Google Stadia si basa sullo streaming e sostituisce la potenza computazionale locale con il calcolo cloud. Il 2020 vedrà entrambi ampliare la propria offerta di giochi, ma sul lato console domestiche non ci sarà da stare tranquilli. Sappiamo che la PS5 non è lontana, mentre bisognerà attendere ancora un anno per la prossima Xbox ed è evidente (ricordate Fortnite?) che se c’è un segmento del digital che proprio non conosce crisi, questo è il mondo dei videogame, pronto ad assumere nuove forme anche sugli smartphone next-gen.
Lo schermo che si piega è reale
Il lancio del primo telefono pieghevole di Samsung ad aprile non è andato liscio. Diversi recensori hanno rotto gli schermi e l'azienda ha dovuto apportare alcuni rapidi miglioramenti prima di riprendere la messa in vendita. Il Galaxy Fold non è perfetto ma segna il futuro. Meglio è andata a Motorola (almeno finora), che ha presentato con successo il suo nuovo Razr, anche se il prezzo resta fuori portata per molti. Ma è improbabile che i cartellini, ultra elevati, possano frenare il mercato. La stessa Samsung tra gennaio e febbraio farà vedere il nuovo Fold, non una versione 2.0 ma una declinazione completamente diversa, con apertura a conchiglia. La novità però è che tante altre aziende seguiranno il trend dei “foldable”. La mossa di Lenovo-Motorola ha evidenziato proprio questo e a seguire vi saranno le varie TCL e Xiaomi. Non giriamoci intorno: dopo anni di calma piatta e saturazione, solo i pieghevoli hanno l’opportunità di rinvigorire il settore e il rischio, per chi non salirà sul carro, è quello di perdere la corsa e offrire un prodotto troppo tardi, troppo vecchio. Apple è avvisata.