Claudia La Terra

Founder Senior

Strano ma Vero...

2018-10-12 18:33:22

lo Sapevi che?Il coccodrillo  ha circa 106-110 denti. Quando un dente cade, al suo posto cresce un nuovo dente. Quando cade anche questo dente, viene sostituito da uno nuovo e così via, senza fine! 

il coccodrillo...

Il coccodrillo del Nilo è un animale territoriale e riesce a difendere tratti costieri di fiumi e di laghi che vanno da alcune decine a oltre i duecento metri. In genere solo i maschi molto grandi riescono a possedere territori e pattugliano i loro domini nuotando continuamente avanti e indietro presso la riva. Le lotte territoriali sono rare ma possono protrarsi a lungo: due grandi maschi si affrontano soffiando acqua dalle narici e cercano di afferrarsi il muso con le mascelle, emettendo suoni simili a muggiti; in genere il vincitore è quello che riesce a immobilizzare l'avversario, il quale, quando sarà riuscito a liberarsi, si allontanerà dall'area inseguito dal vincitore, con il quale ingaggerà ancora zuffe occasionali. Mentre il proprietario di un territorio è impegnato a lottare, non è raro che i coccodrilli non territoriali invadano il suo territorio e cerchino di corteggiare le femmine. Nei sistemi territoriali equilibrati, i maschi non territoriali apparentemente riconoscono i proprietari dei territori e reagiscono al loro approssimarsi minaccioso in tre modi: se sono possessori di territori confinanti, in genere si voltano e tornano entro i loro confini; se sono maschi senza territorio, nuotano verso il largo; se sono piccoli, attraversano velocemente l'area invasa, inseguiti dallo sbuffante proprietario e scalano prontamente la riva. I coccodrilli hanno ritmi di attività giornaliera piuttosto regolari e legati, trattandosi di animali eterotermi, a imprescindibili esigenze di termoregolazione. L'alimentazione si svolge soprattutto nelle ore notturne, che i coccodrilli trascorrono in acqua; di mattina i coccodrilli si portano a terra e si espongono al sole, recuperando il calore perduto durante la notte; poi, mentre la loro temperatura interna aumenta, spalancano la bocca, perdendo, attraverso l'evaporazione delle mucose boccale e faringea, il calore in eccesso; più tardi, nelle ore più calde, si porteranno all'ombra o nuovamente in acqua. I coccodrilli tendono ad aggregarsi per classi dimensionali, che corrispondono grossolanamente alle classi di età, comportamento che, almeno per i più piccoli, è protettivo, dato che gli adulti possono praticare il cannibalismo. Durante il riposo a terra non è raro che ai coccodrilli si associno il piviere egiziano (Pluvianus aegyptius), o guardiano dei coccodrilli, e la pavoncella spinosa (Haplopterus spinosus) che liberano i coccodrilli dai parassiti e altri invertebrati annidati nella loro ruvida pelle e talvolta possono penetrare nella loro bocca spalancata e liberarli delle sanguisughe aderenti alle mucose. I coccodrilli tollerano bene queste operazioni, anzi i due uccelletti sono gli unici che possono posarsi sui coccodrilli senza provocarne reazioni di intolleranza. La convivenza fra questi uccelli e i coccodrilli va oltre la semplice simbiosi di pulizia ed essi possono svolgere anche un ruolo di sentinella, emettendo un grido di allarme, all'approssimarsi di pericoli (grandi predatori, per i coccodrilli più piccoli, l'uomo per i più grandi) che induce i coccodrilli a cercare rifugio in acqua. A terra i coccodrilli si spostano con la caratteristica andatura sinuosa delle lucertole, trascinando parzialmente il corpo, oppure camminando sollevati sulle zampe o ancora, sulle rive scivolose, procedono con movimenti serpentiformi del corpo e della coda, tenendo le zampe aderenti ai fianchi; nei coccodrilli di taglia piccola è stato anche descritto una sorta di galoppo, con il movimento alternato delle coppie di arti anteriori e posteriori. In acqua nuotano pure per mezzo di movimenti laterali della coda. In presenza di femmine, esclusivamente in acqua, i coccodrilli effettuano parate di corteggiamento, arcuando il corpo e distendendolo bruscamente a colpire la superficie dell'acqua e sbattendo ripetutamente le mascelle; la femmina assume una posizione di sottomissione con la coda un po' sollevata. Allora il maschio le nuota intorno in cerchi concentrici, mentre essa risponde con vocalizzazioni gutturali. Durante il breve accoppiamento il maschio si aggrappa alle asperità del dorso della femmina con le zampe anteriori e porta il corpo di lato e sotto quello di lei fino a che le cloache combaciano. Le attività di corteggiamento si svolgono anch'esse con intensità maggiore al mattino e alla sera, quando la temperatura è più mite. La deposizione delle uova avviene in clima asciutto poco prima della stagione delle piogge. Le uova, rivestite da un sottile guscio calcareo, sono ellittiche, lunghe da 6 a 9 cm e larghe circa due terzi la lunghezza. Sono deposte di notte in una buca scavata con le zampe dalla madre in terreno morbido presso un luogo ombreggiato della riva in numero di alcune decine (al massimo quasi cento) e poi vengono rricoperte accuratamente con erba e terra, compresse poi con la coda. Le femmine anziane depongono normalmente più uova delle giovani.