Claudia La Terra

Founder Senior

Ricordando la Lira....BEi Tempi...

2019-09-04 16:43:09

La Lira e Le Sue Origini...(Si Stava Meglio quanto si Stava Peggio....)

La Lira nasce come moneta di conto con la riforma monetaria voluta da Carlo Magno Re dei Franchi (742-814), fondatore e Imperatore del Sacro Romano Impero. Tale riforma stabiliva che da una libbra o libra d’argento (434 grammi) fossero ricavati 240 Denari oppure 20 Soldi pertanto un Soldo valeva 12 Denari.

Parliamo di moneta di conto poiché, in effetti, per un lungo periodo furono coniati solo i Denari il cui peso da grammi 1,809 col passare del tempo subì molte riduzioni fino a calare a un terzo nell’Undicesimo Secolo.Tale sistema di divisione della Lira in Soldi e dei Soldi in Denari è sopravvissuto, pur con molte modificazioni, fino a tempi recenti.
In Italia è stato completamente sostituito dopo l’Unificazione, mentre in Gran Bretagna ha cessato di esistere nel 1971 anno in cui è stato introdotto il Sistema Decimale
Le prime vere Lire fecero la loro apparizione nella seconda metà del millecinquecento dopo tre secoli nei quali la moneta più usata e gradita era il Grosso. I primi Grossi furono battuti a Venezia sotto il Dogato di Enrico Dandolo (1192-1205), erano coniati in buon titolo d’argento (965 millesimi) e pesavano grammi 2,18 cioè 10 Denari.
Sempre Venezia nel 1472 batte la prima Lira: la Lira d’argento da 20 Soldi di Niccolò Tron (grammi 6,52 titolo 948 millesimi).
A Milano nel 1474, era allora duca Galeazzo Maria Sforza, fu deciso di battere una Lira in buon argento chiamata poi Testone.
Testoni furono battuti anche in Piemonte da Carlo I di Savoia e a Genova sotto la dominazione milanese; in seguito questo tipo di moneta si diffuse su tutto il territorio italiano ed anche oltralpe. Queste Lire non erano tutte uguali per contenuto di metallo fino poiché ogni città faceva riferimento a libbre diverse e di conseguenza aveva un’unità di base differente.
Perciò troviamo la Lira milanese, la Lira moceniga a Venezia, la Lira genovese, la fiorentina, la savoiarda, la toscana, la mantovana, la bolognese, ecc.
Sotto il Regno di Vittorio Emanuele II sono state emesse dieci diverse Lire in quattro diverse Zecche: Firenze, Torino, Milano e Napoli con quattro diversi millesimi e con due diversi rovesci: lo stemma oppure il valore.
Con Umberto I furono battuti sette diversi millesimi nel solo tipo testa/stemma in due sole Zecche: Milano e Roma.
Vittorio Emanuele III con la sua passione per la numismatica ci ha lasciato ben cinque tipi differenti di lire con ventisette millesimi, tutti coniati nella Zecca di Roma.
Se qualcuno avesse potuto accantonare durante il Regno D’Italia una lira nuova di Zecca per ogni emissione (44 Lire), oggi col valore numismatico acquisito si troverebbe con un valore, stimato sul catalogo Gigante 2001 di Lire 184.000.000; se avesse invece accantonato monete provenienti dalla circolazione (BB), oggi avrebbe un valore di Lire 31.000.000 (16.092,44 Euro). 
La Repubblica Italiana ha coniato Lire con quattordici diversi millesimi in due soli tipi e tutte a Roma.

La Lira che ha visto l'Unità d'Italia e quella protesa verso l'Europa due emozionanti testimonianze storico-numismatiche che raccontano come in un grande "film" la crescita nazionale, i sogni e le attese di milioni di italiani. Un film dove tutti siamo stati protagonisti, da una generazione all’altra. Un patrimonio che merita di essere conservato con amore, perché nella collezione "150° Anniversario" si possono trovare le radici della nostra Società moderna e le attese per il nostro futuro, un patrimonio che i nostri figli hanno il diritto di conoscere e tutelare. 

Uno straordinario evento per chi apprezza la Storia del nostro Paese, che entra di diritto fra le scelte dei collezionisti di tutto il mondo, perché è con proposte come queste che l'Italia continua a essere amata e rispettata. Qualcosa di unico: la perfetta riproduzione in oro titolo 900°°° della prima moneta da 1 Lira del 1861 e dell'ultima moneta da 1 Lira del 2001. 

La famosa "Lira stemma" 1861 del Regno d'Italia, coniata per celebrare un avvenimento straordinario: la votazione del Parlamento (17 marzo 1861) con la quale Vittorio Emanuele II veniva proclamato Re d'Italia. 

La prima Lira di una lunga storia, caratterizzata dall'effige del Re sul fronte e dallo Stemma Sabaudo con Corona dall'alloro e scritta Regno d'Italia sul retro. La collezione propone esattamente la moneta originariamente coniata dalle Zecche di Torino e Firenze. L'ultima Lira della Repubblica, il punto d'arrivo di un percorso esaltante, nel quale è compresa l'intera storia numismatica d'Italia. 

Il 2001 è stato, infatti, l'ultimo anno che ha visto circolare la Lira. La moneta presenta sul diritto la raffigurazione di una bilancia, simbolo di giustizia e di eguaglianza. Sul retro la cornucopia, immagine di abbondanza e fortuna