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Il Gabbiano
Il Gabbiano Jonathan Livingston è un breve romanzo scritto da Richard Bach, il cui protagonista è un gabbiano che, sentendosi diverso dai suoi simili, desidera imparare l’arte del volo piuttosto che limitarsi a cercare il cibo per sopravvivere. In questa pagina abbiamo raccolto alcune citazioni tratte da questo splendido libro.
Il Gabbiano...
E per lui, mettere in pratica l’amore voleva dire rendere partecipe della verità da lui appresa, conquistata, qualche altro gabbiano che a quella stessa verità anelasse.
Lui parlava di cose molto semplici. Diceva che è giusto che un gabbiano voli, essendo nato per la libertà, e che è suo dovere lasciar perdere e scavalcare tutto ciò che intralcia, che si oppone alla sua libertà, vuoi superstizioni, vuoi antiche abitudini, vuoi qualsiasi altra forma di schiavitù.
“Non dar retta ai tuoi occhi, e non credere a quello che vedi. Gli occhi vedono solo ciò che è limitato. Guarda col tuo intelletto, e scopri quello che conosci già, allora… imparerai come si vola.”
Vi dovete render conto che un gabbiano è fatto a immagine del Grande Gabbiano, è un’infinita idea di libertà, senza limite alcuno, e il vostro corpo, da una punta dell’ala a quell’altra, altro non è che un grumo di pensiero.
Poiché tu hai imparato tutto. Hai terminato un corso di istruzione, e ne incomincia un altro, per te. Adesso. Come aveva illuminato tutta quanta la sua vita, il lume dell’intelletto lo soccorse in quel momento, e lui capì. Avevano ragione quegli uccelli. Lui poteva volare, sì, più in alto. Ed era l’ora, sì di andare a casa. Abbracciò con un ultimo sguardo il suo cielo, i magnifici campi del cielo, dove aveva imparato molte cose.
«Sono pronto» disse alfine.
E il gabbiano Jonathan Livingston fece prua verso l’alto, scortato da quei due splendidi uccelli, e scomparvero insieme nella notte.
(da: “Il Gabbiano Jonathan Livingston” di Richard Bach – Rizzoli – traduzione di Pier Francesco Paolini)