Riccardo Cigni

Founder Senior

Assetto organizzativo aziendale e nuovi sistemi di allerta.

2020-03-25 17:50:43

Nuovo codice della crisi d’impresa (c.c.i.) e modifiche Codice Civile

Lo scorso 14 febbraio 2019 è stato pubblicato il “Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza”.

La nuova normativa riforma la materia della crisi d’impresa nonché i doveri degli imprenditori nella gestione aziendale. La nuova normativa impone alle SOCIETA’ DI CAPITALI di “adottare un assetto organizzativo, amministrativo  e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell'impresa,  anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi dell'impresa e della perdita della continuità aziendale[…]”.

Ciò porterà, a brevissimo, ad una sostanziale modifica del “fare impresa” in questo Paese, in quanto gli imprenditori saranno obbligati per legge ad organizzarsi in modo adeguato attraverso strumenti che permettano di monitorare costantemente l’attività aziendale (tenendo sotto controllo determinati indicatori); il mancato rispetto di tali indicatori farà scattare i sistemi di allerta i quali attiveranno la crisi aziendale, con segnalazione all’O.C.R.I., senza possibilità di intervento da parte dell’imprenditore.

Tale normativa è volta, non solo alla prevenzione della crisi, ma anche ad un miglioramento della cultura imprenditoriale italiana, che dovrà essere sempre più improntata ad operare con strategie e business plan di medio lungo termine, in modo più sistematico e formale rispetto ad oggi (in ottica forward looking, pianificando per il futuro).

Tale nuova norma non deve essere vista come un'imposizione bensì come un'opportunità di miglioramento.  Le società dovranno attivarsi sin da subito per l’adozione di strumenti adeguati al monitoraggio dell’attività aziendale (implementazione e/o adozione di un sistema di controllo di gestione), non solo per essere conformi alla nuova normativa, ma anche per poter continuare ad ottenere credito dalle banche; queste ultime, a seguito di direttive europee, concederanno sempre meno credito alle aziende prive di adeguati assetti dai quali si evinca la capacità dell’impresa di rientrare del potenziale debito verso la banca.