christian besson

Formatore - Educatore

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SCAMBIO D'OPINIONE o DIVERSO PUNTO D'OSSERVAZIONE

2022-12-13 11:41:51

Quante volte ci siamo trovati ad avere uno scambio d'opinione su una questione?

SCAMBIO D'OPINIONE o DIVERSO PUNTO D'OSSERVAZIONE


Magari la questione riguardava direttamente uno dei due interlocutori!

Sono curioso di analizzare cosa accade e come accade! Partiamo dal termine he viene più usato in questi contesti: essere o non essere in dis-accordo.

Mi viene spontaneo pensare al termine accordo. Prendere una posizione comune che abbraccia lo stesso punto di vista e quindi si è in linea sulla considerazione e/o soluzione del problema/questione. E' altresì verso che il termine disaccordo porta di getto la nostra mente a qualcosa di serio, nervoso, rabbioso, giudicante...insomma che non va bene.


  • Ecco il PRIMO punto; è normale che non possiamo essere tutti d'accordo su una opinione altrimenti si dovrebbe pensare che non siamo "esseri" diversi con una splendida , unica coscienza. Mamma mia, mi vengono i brividi al pensare che siamo tutti uguali ( provocazione! E' il fine di questa globalizzazione sociale: zombi senza volto che camminano in fila indiana)
  • Ecco il SECONDO punto che mi viene in mente. Quando ci esprimiamo osserviamo solo verso l'esterno, puntando il dito, o osserviamo anche verso l'interno? Qui ci sono parole da scrivere ma mi limiterò a esprimere qualcosa di semplice.Qui il punto cardine è l'osservazione. Recentemente mi sono trovato e mi trovo in una condizione di giudizio che mi porta addirittura ad innervosirmi. Inizialmente puntavo il dito con un forte senso di arroganza nel dire cosa fosse il giusto e sbagliato poi, in piena auto-osservazione mi sono reso conto che il problema è dentro di me. Insomma è facile trarre la conclusione.....se c'è qualcosa che non ci va all'esterno ( persona o situazione) è tutto riconducibile al nostro interno. Un saggio disse una volta: " se vuoi cambiare il mondo , cambia te stesso".
  • Ecco il TERZO punto che mi viene in mente è il rimanere fermi.Mentre ci troviamo con l'interlocutore capita che la nostra mente divaga e quando pensiamo di essere presenti, incominciamo a parlare. Qualcosa non vi suona strano? Quindi, quando ascoltiamo? Quando osserviamo con fermezza quello che accade in noi in quel preciso momento? Nelle domande sono palesi le risposte!Quando ascoltiamo qualcuno ..cogliamo cosa accade, rimaniamo fermi sulla persona e sui noi stessi. Se non parliamo e ascoltiamo diamo più valore al dialogo. Prima di tutto la persona si sente considerata per quello che dice e poi ci prendiamo cura di noi ascoltando profondamente quello che abbiamo dentro. Questo rimanere fermi ci permette di fare più chiarezza e illuminare la nostra idea.




ecco....questo volevo dire: coltivate l'AUTO OSSERVAZIONE di voi stessi nel momento presente.


Il divagare porta sofferenza, il rimanere stabile porta all'inizio della serenità.


Ascoltare la persona che hai davanti ( arrabbiata o meno) è segno di amore e considerazione.


Christian Besson

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