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L'I Ching: una guida nella vita

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L'I Ching: una guida nella vita

Quando interrogare l’I Ching?

2021-04-25 08:22:27

Chiedi all’I Ching quando hai un problema. C’è un’altra opzione? Sì, certo: scopri quale!

Sono in crisi, non so dove sbattere la testa, ho un problema… generalmente questo è l’inizio delle conversazioni con chi mi chiede una consultazione dell’I Ching.

Serve? Certo che serve, aiuta, fornisce indicazioni, supporto, suggerimenti.

Ovviamente è compito mio minimizzare i problemi legati all’ansia o allo stress di chi interroga l’I Ching: facciamo una chiacchierata riducendo l’ansia, scegliamo insieme la domanda, nell’interpretare faccio notare sempre tutti gli elementi e informazioni e aiuto a trarre le indicazioni concrete del responso.

Ma… questi interventi di emergenza hanno alcuni limiti e, o forse soprattutto, c’è un modo di consultare l’I Ching che permette risultati migliori.

Se sono in crisi, e la risposta mi sembra negativa o mi indica un periodo difficile, è abbastanza ovvio che la mia crisi peggiori. Un esempio personale: non ho mai interrogato l’I Ching su questioni relative alla salute, poi mi sono ammalata, ed era una malattia grave. Ho cominciato a fare domande a raffica, ovviamente con tutta l’ansia e la preoccupazione che può avere qualcuno a cui è stato diagnosticato un cancro. Le risposte non erano incoraggianti: per essere breve ti dico solo che ho fatto esperienza di tutti gli esagrammi antipatici. Ho pensato il peggio. Otto mesi dopo la diagnosi è finalmente comparso un esagramma incoraggiante (lo ricordo perfettamente, era l’esagramma 24 Il ritorno che può essere letto anche come convalescenza dal buio alla luce). E, finalmente, ho capito. Durante quegli otto mesi ero stata operata, avevo fatto sei chemioterapie e 25 sedute di radioterapia: l’I Ching mi segnalava, con estrema puntualità, che fisicamente sarei stata martoriata (gli effetti collaterali della chemio non sono uno scherzo) e che psicologicamente avrei avuto momenti difficili. E quando lo consultavo poco prima di una chemio, mi diceva che a breve sarei stata peggio. Assolutamente vero. Peccato che il mio chiedere in stato quasi isterico mi impedisse di approfondire e di comprendere, e le mie domande a raffica rendessero le risposte estremamente contingenti.

Ripeto: il mio compito, quando interpreto, è capire tutto questo e tradurlo in informazioni utili.

C’è un altro modo. 

Uno dei grandi meriti dell’I Ching è quello di essere una guida e aiutare a vivere in maniera proattiva. Nei responsi ci sono indicazioni strategiche e tattiche su cosa fare e come farlo, osservazioni da altri punti di vista, indicazioni sull’ambiente, suggerimenti su cosa studiare... 

L’I Ching è un mentore, e un insegnante generalmente paziente.

E poi sa rispondere a tutte le domande.

Anch’io, ovviamente, interrogo l’I Ching quando sono in ansia, ottenendo pacche sulle spalle o rabbuffi. 

Considero l’I Ching il mio mentore perché ho chiesto spesso suggerimenti quando sono tranquilla, rilassata, meditativa della mia vita e del mio futuro.

Ho chiesto chi sono io in questo momento non perché ero in crisi di identità, ma per proseguire la mia crescita personale. E lui mi ha indicato talvolta di esaminare il mio passato e talvolta di sognare il mio futuro.

Ho chiesto all’I Ching qual è il mio compito e mi ha suggerito di reinventare il mio lavoro.

Ho chiesto della mia vita professionale e mi ha indirizzato verso progetti o collaborazioni, o mi ha suggerito di chiudere collaborazioni.

Ho chiesto chi erano persone che avevo conosciuto, e lui mi ha detto di fidarmi, e talvolta di non fidarmi (non gli ho creduto, e ho preso solenni fregature!)

Ti racconto di me, ma potrei raccontarti di tante persone per cui ho interpretato l’I Ching con l’obiettivo di costruire il proprio futuro


Incontro di consultazione dell’I Ching
Una sessione di consultazione dell'I Ching per capire il presente e costruire il futuro
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