La rinascita nell’I Ching

Certo che si parla di rinascita nell’I Ching, intesa come un nuovo inizio.

Ne parla l’esagramma 30 che simboleggia il sorgere del sole ad ogni nuovo giorno.

Ne parla l’esagramma 25, collegato alla primavera.

E in qualche modo ne parlano gli esagrammi di crisi, e relativa uscita dalla crisi.

Però l’I Ching vive il tempo come circolare, quindi in un certo senso manca l’elemento di rottura, di morte e rinascita come simboleggiato dalla Pasqua.

Non mancano, invece, gli appelli al coraggio. Uno degli esagrammi più antipatici, il 47, ad esempio, racconta di una situazione di crisi spaventosa e incoraggia il saggio a rischiare persino la propria vita per seguire la propria volontà: è il coraggio del popolo ebraico nell’attraversa il Mar Rosso, rischiando la vita, confidando in Dio, e ricevendo poi il miracolo dell’apertura delle acque.

Un altro esagramma di nuovo inizio è il 40, la liberazione. Di nuovo il passaggio dall’inverno alla primavera, e un’altra esortazione importante: il saggio dimentica gli errori e perdona le colpe. Perché per un nuovo inizio bisogna essere liberi da rimpianti e rancori.