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L'I Ching: una guida nella vita

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L'I Ching: una guida nella vita

Che lavoro fare?

2023-06-10 14:00:53

Ci possono essere diversi motivi, e diversi momenti, in cui chiedere all’I Ching che lavoro fare. Ti racconto la mia storia, e quella di tanti altri.

Decisamente stiamo vivendo un periodo particolare soprattutto sul fronte lavorativo. Per molti non vale più la ricerca del famoso posto fisso, in attesa della pensione, e molti non cercano neanche un lavoro da dipendente.

È emerso, prepotentemente, il desiderio di un lavoro che non solo consenta una buona qualità di vita, ma anche la realizzazione di se stessi. 

I miei genitori, nati negli anni ’20 del secolo scorso, ambivano un lavori sicuro, soddisfacente, allineato con le loro aspirazioni, ma prima di tutto sicuro. 

La mia generazione è stata appena un filo più creativa, ma il concetto di posto fisso ci era stato radicato profondamente. 

Gli attuali cinquantenni, fondamentalmente con le spalle più forti grazie alle sicurezze conquistate dai genitori, hanno cominciato a pensare in primo luogo ad un lavoro ben pagato.

Poi ci siamo accorti che tutte quelle certezze, quelle sicurezze, che davamo per scontate non valevano più. Il mondo evolve, la tecnologia ha velocizzato molte cose.

Ora si pensa al lavoro come espressione e realizzazione di sé, e la pandemia ha ulteriormente scompigliato i giochi.

Ne consegue che la domanda che lavoro fare è una delle più gettonate, sia per stabilire quale carriera intraprendere sia per identificare una direzione in momenti più complicati.

Ed eccomi qui, io come tanti altri, a chiedere all’I Ching che lavoro fare.

Io ho un vantaggio: la sicurezza che il libro dei mutamenti risponde, ma vi assicuro che l’interpretazione dei responsi a questa domanda è frequentemente molto complessa. 

In alcuni casi la risposta è diretta verso una specifica professione, come ad esempio quella dell’insegnante, ma poi va declinata: si può insegnare in una scuola, fare il trainer, il formatore, o anche il manager che fa crescere le persone che dipendono da lui.

Oggi, quando ho posto la domanda, l’I Ching era particolarmente scorbutico e antipatico nei miei confronti.

Ho lavorato molte settimane su un progetto richiesto da un’azienda, finito in niente non perché il progetto non fosse piaciuto, ma per sconvolgimenti interni all’azienda stessa. Questo mi ha letteralmente svuotato, di energie e persino di desideri.

Ci sono diverse cose che so di poter fare, ma non nego che è un momento di confusione.

Che lavoro fare, dunque, chiedo sperando in una risposta illuminante.

E lo è, illuminante, intendo, ma decisamente sgradita.

Esagramma 39 con linee mobili al primo e al secondo posto.

L’esagramma iniziale esprime il contesto, e l’esagramma 39 racconta un contesto di ostacoli invalicabili e ineliminabili.

Le due linee mobili sono, apparentemente, contradditorie, ma solo apparentemente. La linea mobile al primo posto racconta infatti di un ambiente sfavorevole e raccomanda di non cercare di superare l’ostacolo di cui non io, ma l’universo, è responsabile.

La linea mobile al secondo posto afferma, invece, di affrontare gli ostacoli (ecco l’apparente contraddizione), ma solo se si stanno cercando di realizzare le indicazioni di un superiore. 

L’esagramma di arrivo è il 5, l’attesa, ed esprime una fase di preparazione e apprendimento, ma anche semaforo rosso all’azione.

Inutile dire che il responso non mi piace, ma è davvero chiaro: non è tempo per iniziare qualcosa di nuovo o per pianificare qualche progetto. È, invece, doveroso accogliere eventuali richieste di collaborazioni, anche se non del tutto convincenti.

Darò spazio ad attività di organizzazione e apprendimento, con pazienza. 

Ma tra qualche settimana, lo so, rifarò la domanda!