Arte & Intrattenimento
NAPOLI nella Pop Art di Andy Warhol
Ecco a voi un omaggio della Pop Art alla città di Napoli !
Ho scelto questo quadro della "pop art" perchè diverso da quelli a cui pensiamo subito quando si parla di quest'arte nata negli anni '50 e '60 in Gran Bretagna e in America.
Gli artisti della pop art prendono gli oggetti e gli elementi della quotidianità per trasformarli in arte (da qui il termine "popular art"), ispirandosi alla cultura di massa .
Quest'arte si sviluppa negli anni dove la società cerca con forza di uscire dalle macerie della seconda guerra mondiale, sono gli anni dell’avvento della Fiat Cinquecento in Italia, della Coca Cola o della zuppa in scatola in America: anni di rinvigorimento economico e sociale.
Il quadro "Vesuvius", realizzato nel 1985, è l'omaggio di Andy Warhol, maggiore esponente della pop art, alla città di Napoli che mostra la grandezza e l'imponenza del Vesuvio.
I dipinti di Warhol sono caratterizzati da colori vividi, e spesso riproducono la stessa immagine o lo stesso volto alternando i colori.
Anche per l'opera dedicata al Vesuvio Warhol dipinge a mano 18 versioni dell'opera, usando colori sempre diversi per raccontare l'eruzione come se fosse "in diretta".
Warhol usa la pittura a mano per riuscire a dare un'impressione potente , aprendo l’immaginazione dello spettatore per portarlo idealmente nel momento stesso dell’eruzione, in un misto tra fascino e sgomento.
"Per me l’eruzione è un’immagine sconvolgente, un avvenimento straordinario ed anche un grande pezzo di scultura […] Il Vesuvio per me è molto più grande di un mito: è una cosa terribilmente reale.” Andy Warhol
Vesuvius è un’opera unica, diversa dalle immagini simbolo della cultura di massa che sono prevalenti nell'attività di Warhol (dal volto di Marilyn Monroe alle inconfondibili bottigliette di Coca Cola, dal simbolo del dollaro ai detersivi in scatola, e così via) .
L'opera mostra da un lato l'energia di Napoli, città prosperosa e vitale, e dall'altro il pericolo della sua distruzione a causa dell'eruzione del vulcano .
Le versioni più conosciute sono il Vesuvio Rosso e il Vesuvio Nero, e ancora il Pink Vesuvius nelle tonalità del rosa e viola.
L'artista americano conosce Napoli grazie al gallerista napoletano Lucio Amelio nel 1975.
Per Warhol, Napoli è la versione italiana di New York, l’artista infatti rivede molti aspetti della Grande Mela nella città partenopea .
Lo stesso Lucio Amelio contatta Warhol e altri artisti per realizzare opere in memoria della catastrofe del 1980 quando il terremoto in Irpinia sconvolge l'intero territorio campano.
Lucio Amelio raggiunge lo studio newyorkese di Andy Warhol portando con sé le copie di molti giornali che hanno divulgato la notizia della catastrofe nei giorni precedenti. Il suo obiettivo è quello di realizzare una collezione di opere d’arte in memoria della tragedia napoletana e chiede subito al collega di parteciparvi.
Warhorl resta colpito da un’espressione sulla prima pagina del quotidiano "Il mattino" :"Fate presto”.
E' una richiesta di intervento, tanto essenziale quanto autentica, di un popolo che vive in una disperata situazione di emergenza.
L’artista americano realizza un gigantesco trittico che mostra la prima pagina de “Il Mattino” anche in versione bianco su bianco e nero su nero, per dar maggior rilievo alla brutalità dell’evento.
Ancora una volta Warhol si mostra in grado di trasformare la quotidianità in arte e renderla capace di diffondere un messaggio oltre qualsiasi confine.
Warhol dice di Napoli:
"... Come New York è una città che cade a pezzi, e nonostante tutto la gente è felice come quella di New York". Andy Warhol
Ross