Chiara Rey
Founder Senior
VITA VISSUTA/Alle volte si giunge al fatidico momento di dare un taglio ai "rami secchi"...
L’uomo ha la capacità di costruire e mantenere in piedi sovrastrutture superflue e dannose: relazioni esaurite, abitudini sbagliate o modi di pensare inattuali. Tendiamo a non disfarci di nulla perché abbiamo paura di rinnovarci. Ecco perché si fa fatica a tagliare i rami secchi, ma è necessario...
AMICIZIA e AMORE: Quando tagliare i "rami secchi" è salutare alla propria esistenza
Crescendo ci si evolve ed alle volte ci si accorge che relazioni che si credevano importanti, non lo sono più. Non solo non hanno più nulla da dirci, ma addirittura si dimostrano tutto il contrario di come noi le avevamo considerate. Forse erano riuscite a nascondere meglio la loro vera "faccia", per comodità ed interesse, forse in nome dell'amicizia e dell'amore si era diventati abbastanza ciechi di fronte ai loro effettivi difetti e falsità, idealizzandoli a volte e credendo che la stessa buona fede e fiducia che si riponeva in loro fosse ricambiata. Quando si scopre che non era affatto così è doloroso, ma non resta che chiudere definitivamente quel rapporto, dare una scrollata di spalle e tirare dritto per la propria strada, senza voltarsi indietro. Ecco che l'immagine dei "rami secchi" allora risulta quanto mai efficace. E prendendo spunto anche dai consigli degli esperti su riviste di psicologia, mi sento di riportare qui alcuni consigli e considerazioni a mio avviso molto valide.
Una regola d'oro...
Elimina subito relazioni e impegni che ti affaticano o ti soffocano senza offrirti nient'altro.
Quando applicarla
Capita in certi periodi di non riuscire a stabilire la priorità tra tutte le cose che dobbiamo fare: siamo frastornati e ansiosi, svuotati, alle prese con una sequela incessante di problemi. Quando il mondo esterno con le sue richieste e i suoi doveri ci schiaccia è perché non siamo capaci di scremare gli impegni essenziali, fonte di benessere, da quelli superflui o incongrui: andiamo avanti per inerzia, senza la spinta di desideri vivi, pulsanti. Continuiamo a fare la mamma a tempo pieno anche quando il nostro “bambino” ha trent’anni, in ufficio ci occupiamo di tutto perché ormai è così da sempre, il cinema o la palestra sono più un impegno che un divertimento… in questo modo disperdiamo le energie, sottraiamo linfa al centro, all’essenza, condannandoci pian piano ad appassire.
Ecco le azioni "giuste"
Ogni volta che fai qualcosa chiediti se ti fa piacere o ti stimola. Elimina le attività che non ti danno nulla. Rivedi i tuoi impegni: sono tutti necessari?
Da quanto tempo non cambiano? Riconsiderali alla luce delle esigenze attuali. Evita di mostrarti disponibile e accondiscendente per forza: scegli sempre, e comincia a dire qualche no.
Ecco io ho proprio iniziato da questo. Ho iniziato a "dire no" ad alcune amicizie che non avevano più senso di esistere. A persone che approfittavano della mia generosità e benevolenza, del mio cuore sempre aperto e della mia disponibilità. Ho detto basta ed ho chiuso definitivamente alcune porte.
Non voglio più "rami secchi" nella mia vita.