Chiara Rey

Founder Senior

RACCONTO BREVE/ EL SOL Y LA LUNA - di Chiara Luna Rey

2019-08-03 14:26:50

Da sempre Sole e Luna si rincorrono ogni giorno senza incontrarsi... Ma cosa accadrebbe se l'impossibile divenisse possibile? In questo mio poetico e fantastico racconto breve le loro immagini arrivano a "toccarsi" seppur brevemente...

07 maggio 2007 10:37

EL SOL Y LA LUNA

Il primo raggio di sole.

Ed anche quella notte, la Luna se ne andò a dormire.

Era un po' triste. Dover abbandonare la notte, l'amatissima notte, e nascondersi per non sparire del tutto. E così salutò le stelle, mandò un tenero bacio alla Terra che vegliava, ed un ultimo pensiero a tutte quelle mani, quegli occhi, quelle bocche... Quegli uomini laggiù, piccoli piccoli e così grandi, che solo di notte la guardavano lontana e pensavano alla Luna con tanta poesia e struggimento. 

Lei esisteva in quel modo solo per loro. Si sentiva viva e reale solo in quei momenti. E con una piccola lacrima d'argento che le spuntava sul ciglio, si girò dall'altra parte. Rotolò via. Schiva, dimessa, rassegnata. Doveva andare. Cedere il posto al primo raggio del suo amico Sole. Che dall'alba dei tempi la lambiva sempre con tutto il suo calore e la sua forza. Che non smetteva mai di farla brillare solo per lui come una diva. Ma quel mattino successe qualcosa di straordinario.

Il primo raggio di Sole si accorse di lei, della sua lacrima. Ed ebbe un sussulto. E non si permise di allontanarla subito.

Si fermò a metà strada, osservandola anch'esso in tutta la sua struggente bellezza. Una bellezza fatta di piccole luci ed ombre.

Vide il suo dolcissimo profilo. Vide infine la sua anima e ne rimase folgorato.

Lui, il Sole nella sua immensa grandezza, l'astro più bello e forte di quella remota porzione di cielo, se ne innamorò in quell'istante. E non riuscì più a mandarla via del tutto.

La pregò di rimanere. Anche se il giorno ormai stava prendendo il sopravvento e tutte le cose riacquistavano i contorni di sempre.

Allora il Sole addolcì per lei i suoi lunghi raggi, raggiunse la piccola Luna e l'abbracciò teneramente, trattenendola ancora un po' in quel cielo di pesca...

Luna si fece ancora più pallida. E si fermo lì, in quell'istante magico,  come se la sua volontà non contasse più nulla.

E in quel lungo momento, si sentì diventare più leggera, più trasparente che mai, come se fosse fatta di niente. Un velo di pizzo appena accennato...

Luna divenne una nuova creatura, trapuntata d'aria e di cielo infinito,  una Luna solo piena d'amore.

Quel mattino fu il più luminoso di tutti.