Chiara Rey

Founder Senior

NATURA/Rara tartaruga verde recuperata nel Golfo di Oristano. E' stata affidata alle cure della Clinica Veterinaria "Due Mari"

2020-05-30 23:45:40

E' di ieri la notizia del ritrovamento di un raro esemplare di tartaruga verde da parte di un pescatore nel Golfo di Oristano. Non si tratta di una Caretta caretta, bensì di una Chelonia Midas, originaria del Mediterraneo orientale. Le condizioni dell'animale ora sono buone.

Arborea, rarissimo esemplare di tartaruga salvato dalle reti

Un raro esemplare di Tartaruga verde (Chelonia mydas) che era rimasto incastrato nello stagno di S'Ena Arrubia è stato recuperato nella zona sud del golfo di Oristano. L'animale, catturato accidentalmente dalle reti di un pescatore professionista, è stata consegnato ai soci della cooperativa Sant'Andrea che hanno informato gli operatori del Cres, il centro di recupero del Sinis. Grande la sorpresa dei biologi quando hanno scoperto che non si trattava di una Caretta caretta, ma di una Tartaruga verde.
L'esemplare, con una lunghezza di 48 centimetri di carapace e un peso di 16 chili, è stato portato alla Clinica Veterinaria "Due mari" di Oristano. Dagli accertamenti sanitari non sono emerse particolari ferite, mentre la Tac ha individuato la presenza di materiale nel tratto digerente ma non ha evidenziato particolari anomalie ai polmoni. La tartaruga sarà mantenuta sotto stretto controllo in una vasca al Cres, sarà monitorato il suo assetto, il comportamento in immersione e soprattutto l'eventuale espulsione di plastica.

"Questa specie assolutamente erbivora (a differenza della Caretta che si nutre anche di molluschi e piccoli pesci) nidifica soprattutto lungo le coste del Mediterraneo orientale, vicino alla Grecia - hanno spiegato gli esperti del Centro che collaborano con Cnr e Area marina del Sinis - Potrebbe essersi spinta fino in Sardegna alla ricerca di cibo. Ma la sua presenza nei nostri mari potrebbe essere legata anche al fenomeno del riscaldamento globale o addirittura al blocco delle attività antropiche in mare favorite dal lockdown in questo periodo di pandemia". 

"Si tratterebbe di informazioni particolarmente interessanti - spiegano gli esperti del Cres - su una specie rara per quest'area che contribuirebbero ad aggiungere elementi sull'ecologia comportamentale di questa tartaruga a livello Mediterraneo".

La tartaruga sarà monitorata costantemente al Cres, poi potrà essere liberata.