Chiara Rey

Founder Senior

EVENTI/ Per gli AMANTI dei FUNGHI un GHIOTTO APPUNTAMENTO A GIAVENO (TO): la 39ª edizione del FUNGO IN FESTA

2020-10-15 22:50:04

A Giaveno, ridente paesino della Val Sangone a pochi passi da Cumiana, dove vivo, è iniziata da pochi giorni la grande festa dei FUNGHI!! Novità e tradizione si incontrano per l’appuntamento più atteso dell’anno!

GHIOTTO APPUNTAMENTO! A GIAVENO (TO): FUNGO IN FESTA 39ª edizione - Dal 3 al 23 Ottobre 2020  

"Sua Maestà... Il fungo porcino!!!"

A Giaveno, ridente paesino della Val Sangone a pochi passi da Cumiana, dove vivo, è iniziata da pochi giorni la grande festa dei FUNGHI!! Novità e tradizione si incontrano per l’appuntamento più atteso dell’anno. Boulajour e ristoratori sono tutti pronti con i magnifici porcini. I funghi sono arrivati nel mercato dei boulajour in piazza Molines lungo via Coazze. Bellissimi porcini, attorniati da garitole, mùtun, fré, famiole e altre bontà controllate e certificate.Ma il fungo porcino rimane sempre il più ambito.Il re del bosco è il prodotto d’eccellenza attorno al quale si costruisce l’identità enogastronomica della Città di Giaveno e della sua valle.Sono certo importanti il pane, le patate di montagna, il miele, i formaggi, ma quando si sente parlare di Giaveno la mente corre subito ai funghi e ai boschi.Il fungo di Giaveno è ricercato sui mercati da decenni, in tutta la Regione; vi sono boulajour che sul fungo hanno costruito fortune economiche; i segreti dei posti (dietro un albero, sotto l’erica, di fianco al muschio) si tramandano da una generazione all’altra al riparo da orecchie indiscrete e si custodiscono nemmeno fossero informazioni del Pentagono. È questo il fungo di Giaveno, è quell’atmosfera che si percepisce nel bosco umido di rugiada, quell’odore nell’aria che ti fa dire “sì, ecco, è tempo di funghi”, quell’esplosione di colori dell’autunno che appaga l’anima.La voglia di camminare, con qualsiasi condizione meteo, spesso al buio o all’alba, per raggiungere i posti buoni. La riconoscenza al bosco, questo luogo misterioso in cui ogni anno si rinnova la magia dello spuntare dei funghi, perché i funghi non nascono, non crescono: loro spuntano. A volte dalla notte alla mattina. Come non pensare a fate, gnomi e forse anche masche quando ci troviamo davanti alla perfezione di un porcino sano, con la sua consistenza così speciale e quel profumo penetrante, spuntato laddove ieri non c’era?L’atmosfera che si respira al mercato, dove i boulajour litigano amichevolmente e non, confrontano, misurano, invidiano, inveiscono, sotto gli occhi divertiti dei clienti.Il mercato con i suoi ombrelloni gialli, i suoi riti, le sue chiacchiere, il gioco – serissimo - a chi ha trovato il fungo più grande, o più sano, o più profumato. I giornalisti e i fotografi si affannano alla ricerca dello scatto differente: il fungo con le forme più strane.E come viene preparato il fungo porcino? Fritto, trifolato, crudo, accompagnamento perfetto per risotti e pastasciutta. Fungo nel sugo, fungo sulla carne, fungo che si abbina e si sposa, con il suo sapore deciso eppure delicato, a praticamente tutto. Lo sanno bene gli chef, quelli dei ristoranti giavenesi, che si dedicano a ricette tradizionali e anche alle sperimentazioni, e che quest’anno hanno donato al pubblico, sulla brochure degli eventi, le loro ricette e i loro consigli. Lo sanno pure gli chef stellati: due delle cinque stelle Michelin di Torino, Matteo Baronetto e Alessandro Mecca, sono nati e cresciuti a Giaveno, e hanno onorato la Festa con la loro presenza allo show cooking di domenica 11 ottobre.

PROGRAMMA

Nel programma vi sono eventi consolidati e novità, un mix che vuole accontentare gusti diversi e avvicinare a questo prodotto eccezionale sempre un maggior numero di persone.Segnaliamo, nell’anno della riscoperta del turismo “sotto casa”, lento responsabile e ecologico, le due passeggiate per famiglie alla ricerca del fungo e alla scoperta del bosco e la prima edizione della "Fungopedalata" che va nella stessa direzione: sport, benessere, conoscenza del territorio e dei suoi prodotti.Il Sindaco Carlo Giacone commenta: “Questa edizione viene rimodulata per le esigenze sanitarie, ma non perde le sue caratteristiche. I porcini sono rinomati da secoli, e sono denominati "Fungo Porcino di Giaveno" per distinguerlo da quelli di altra provenienza, che non hanno le stesse caratteristiche organolettiche. In archivio comunale è conservata una ricevuta del 1659, a pagamento di una ragazza di Giaveno che aveva portato funghi alla famiglia Savoia, in particolare a Madama Reale ospite presso il Palazzotto Abbaziale.Storia, tradizione, gastronomia di eccellenza sono i punti di forza del nostro prodotto più conosciuto, e che valorizzeremo sempre più”.L’obiettivo dell’amministrazione è creare a Giaveno, attraverso il Fungo, un sistema integrato per chi vuole vivere una "food experience" completa, che ruota intorno a produzione, conoscenza, tradizione, ristorazione e anche lavorazione. Il mercato giavenese è unico per quantità, qualità e organizzazione e la promozione turistica e culturale di Giaveno va a braccetto con quella del suo prodotto di eccellenza.Il Fungo di Giaveno è inserito nell’Atlante dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali del Piemonte nella categoria “Funghi delle vallate piemontesi”. I funghi venduti e ricercati al mercato di Giaveno sono perlopiù porcini, chiaro, moro o estivo a seconda della stagione. Sulla piazza giavenese si vendono anche le “garitule”, in italiano i finferli, le “famiole”, in italiano chiodini, e il mùtun, in italiano grifola frondosa. A chi piacciono i funghi?