Chiara Rey

Founder Senior

CORONAVIRUS Vs INFLUENZA: ecco la traduzione del testo ufficiale diffuso dalla W.H.O. (World Health Organization)

2020-03-08 19:29:43

Ecco il testo diffuso dalla World Health Organisation che spiega le differenze tra il virus Covid-19 e quello della comune influenza. Da leggere con attenzione.

(Traduzione del testo diffuso dalla W.H.O. da me effettuata)

Come sono differenti il virus Covid-19 e quello dell’influenza?

La velocità di trasmissione è un importante punto di differenza tra i due virus. L’influenza ha un periodo medio di incubazione più corto (ossia il tempo che va dall’infezione all’apparizione dei sintomi) ed un più corto intervallo seriale (il tempo tra casi successivi) rispetto al virus Covid-19. L’intervallo seriale per il Covid-19 è stimato essere di 5-6 giorni, mentre  per il virus dell’influenza è di 3 giorni. Questo significa che l’influenza si può espandere più velocemente del Covid-19.


Inoltre, per l’influenza la trasmissione nei primi 3-5 giorni di malattia, o potenzialmente la trasmissione pre-sintomatica (trasmissione del virus prima dell’apparizione dei sintomi) è un maggiore veicolo di trasmissione. Per contro, stiamo apprendendo che ci sono persone che possono contenere il Covid-19 virus 24-48 ore prima del sorgere dei sintomi, ma attualmente questo non sembra essere il maggior veicolo di trasmissione.


Il numero di riproduzione (ossia il numero di infezioni secondarie generate da una infezione individuale) è compresa per il virus Covid-19 tra 2 e 2,5, che è più alto di quello dell’influenza. Ma in ogni caso, siccome le stime per entrambi i virus sono molto legate al contesto e al tempo specifico, fare dei paragoni diretti è più difficile.


I bambini sono importanti veicoli della trasmissione nella comunità del virus influenzale. Per il virus Covid-19, i dati iniziali indicano che i bambini sono meno affetti degli adulti e che le percentuali di casi clinici nel gruppo da 0 a 19 anni d’età sono basse. Inoltre studi preliminari in Cina sui dati delle trasmissioni domestiche, suggeriscono che i bambini vengono infettati dagli adulti, piuttosto che viceversa.


Mentre il range dei sintomi è similare per i due virus, la frazione con sintomi severi appare differente. Per il Covid-19, i dati suggeriscono che l’80% delle infezioni sono miti o asintomatiche, il 15% sono infezioni gravi, che richiedono ossigeno, ed il 5% sono infezioni critiche, che richiedono ventilazione. Queste percentuali di infezioni severe o critiche sarebbero più alte di quelle osservate per l’influenza.

Quelli più a rischio per casi gravi di influenza sono i bambini, le donne in gravidanza, gli anziani, quelle persone con sottostanti condizioni mediche croniche e quelle immunodepresse. Per il Covid-19, le nostre considerazioni correnti sono che i più anziani e chi ha patologie pregresse ha maggiori probabilità di infezioni gravi.


La mortalità per Covid-19 appare più alta che non quella per influenza, soprattutto l’influenza stagionale, mentre per conoscere la vera mortalità di Covid-19 ci vorrà del tempo per comprenderla pienamente. Dai dati indicati poc’anzi, la proporzione grezza della mortalità (ossia il numero dei morti riportati, diviso il numero dei casi conosciuti) è del 3-4%, mentre il tasso di mortalità dell’infezione (il numero dei morti riportati diviso il numero delle infezioni) sarebbe inferiore. Per l’influenza stagionale, la mortalità è solitamente ben al di sotto dello 0,1%. In ogni caso, la mortalità è in gran parte determinata dall’accesso e dalla qualità delle cure mediche.