Chiara Rey

Founder Senior

CAFFE' STORICI a TORINO/ 1 — Caffè Mulassano: dove nacque il tramezzino e... non solo!

2019-11-03 18:52:44

Torino è famosa per i suoi caffè storici. Alcuni rappresentano dei veri "pezzi di storia", come il Caffè Mulassano. L'attività di Amilcare Mulassano cominciò nella seconda metà dell'800, con apertura di una bottiglieria in via Nizza, ma è grazie ai coniugi Nebiolo che vide la luce il vero tramezzino

LA STORIA: dagli STATES a TORINO per INVENTARE il TRAMEZZINO

L'attività della ditta Mulassano comincia nella seconda metà dell'800, con apertura di una bottiglieria in via Nizza 3.
L'allora proprietario, Amilcare Mulassano, era titolare anche della rinomata Distilleria Sacco, produttrice del famoso sciroppo di menta. Nel 1907, il locale fu poi trasferito nella più centrale Piazza Castello, sotto i portici, luogo che non ha più lasciato. Nel corso dei primi anni il locale si trasformò in Caffè.
Angela Nebiolo era andata sposa bambina a Detroit, negli Stati Uniti, dove il marito e i cognati gestivano ristoranti e locali notturni. Aveva 15 anni. Il lavoro non la spaventava: l'appassionava quel mondo nuovo e frenetico: scoprì l'automobile, prese la patente giovanissima. Ma, nel cuore, le batteva forte la nostalgia: avrebbe dato l'America intera pur di tornare a Torino, la sua città natale.
E così fu: nel 1925 Angela e Onorino Nebiolo, che nel frattempo avevano avuto due figli, tornarono in Italia con il proposito di gestire un locale tutto loro.
In quei mesi la famiglia Mulassano aveva messo in vendita il proprio scrigno prezioso: il caffè Mulassano. Ai coniugi non parve vero e con i risparmi accumulati in America, comprarono il locale. La spesa: 300 mila lire di allora per la sola licenza.

Con l'intento di ridare vigore agli affari del locale, cercarono di ideare delle nuove proposte da accompagnare all'aperitivo. Avevano portato con sé dagli States una macchina che tostava il pane: così importarono, per primi a Torino, il toast. Non paghi di questa innovazione, pensarono di utilizzare quel pane morbidissimo, usato per i toast, senza tostatura e con una speciale e più intensa farcitura: fu così che il signor Onorino inventò il tramezzino. 

Dapprima lo serviva in accompagnamento agli aperitivi, poi, visto il successo, lo propose per lo spuntino di mezzogiorno dei tanti impiegati e delle sartine di via Roma e via Po. 

Alcuni anni più tardi, Gabriele D'Annunzio gli diede il nome che ora conosciamo: "tramezzino".

All'interno di Mulassano è incisa una targa che recita: "Nel 1926, la signora Angela Demichelis Nebiolo, inventò il tramezzino"

E' proprio così; in questo piccolo locale di appena trentuno metri quadri è stato inventato quel prodotto che, ogni giorno, milioni di Italiani usano per il proprio pranzo o per uno snack goloso. I coniugi Nebiolo, di ritorno dagli Stati Uniti, per ringiovanire il locale inventarono dapprima in accompagnamento all'aperitivo, poi come pranzo veloce, questo abbinamento di sfiziosi ingredienti.

Il tramezzino del Caffè Mulassano è tra gli spuntini ancora oggi più gettonati dai Torinesi. Tra gli oltre trenta gusti diversi, i più originali e richiesti sono il celebre tramezzino all'aragosta, quello al tartufo e quello con la bagna cauda.

Il Caffè Mulassano è stato ritrovo abituale ed esclusivo per anni dei notabili di Casa Reale e degli artisti del vicino Teatro Regio. Con il mutare dei tempi è diventato anche ritrovo di artisti, registi, attori, cantanti, fra cui Gigetta Morano, attrice del cinema muto e Guido Gozzano. 

Quando era a Torino, Erminio Macario ci veniva tutti i pomeriggi al Mulassano. Amava gustare il tipico Vermouth seduto ad un tavolino davanti la vetrina del locale ed osservava l'intenso passaggio di sartine, uomini d'affari, funzionari, impiegati, cialtroni e faccendieri. Quel passeggio era fonte, per lui, di ispirazione; fu così che inventò le celebri caricature e macchiette.

E dulcis in fundo...

Ottimi anche il caffè e il cappuccino, prodotti con un'esclusiva miscela della casa. Insieme a tutta una varietà di croissant e mini croissant, cannoli e paste fresche e dolci tipici, come i marrons glacé.

Secondo le stagioni, da Mulassano si trovano anche tante varietà di prodotti per portare lo stomaco fino a cena. Da provare il tè in foglia, la cioccolata calda preparata secondo la tradizione piemontese con crema chantilly montata a mano. E assolutamente da non perdere il "bicerìn", la tipica bevanda torinese più amata da Cavour, fatto ora secondo l'antica ricetta, proprio come allora.