Cerchia Condivisa

#machevelodicoaf@

Lettura 4: LA SOLUZIONE? IMPARARE A STARE CON LE COSE COSI' COME SONO, COME IO SONO

2020-05-29 07:02:21

Stare con le cose così come sono, significa imparare a fare le scelte giuste, perché ogni momento è quello giusto ORA; significa stare sempre QUI, presenti a se stessi, attenti e vigili nell'essere fedeli ai propri “impegni” di qualunque Natura essi siano.

Significa riconoscere un’azione condizionata da un’azione consapevolmente creatrice, significa sapere sempre in ogni momento cosa fare in quel momento e qualunque è la scelta fatta è sicuramente la scelta migliore per quel momento, in quel momento. 

Ogni momento che passa rende fluida e stabile la realtà che viviamo, se corressimo dietro al momento finiremmo con il correre dietro al passato, vivendone le relative azioni, emozioni e pensieri che non essendo rivolti al momento presente, quello che rende stabili nell'esperienza perché permette il fluire di pensieri ed emozioni perturbatrici che diventano brividi di consapevole discernimento e libera azione meditata, sarebbero appunto condizionanti, in quanto staremmo fisicamente in una realtà e mentalmente ne avremo costruita un’altra fittizia corrispondente a pensieri ed emozioni fittizi, ma condizionanti nel momento in cui la realtà ci chiamerà ad agire, in quanto potremmo “reagire” nel caso di mancanza di consapevole controllo del nostro flusso mentale e delle emozioni ad esso associate.

Se in un dato momento il pensiero di presunte colpe o errori del passato suscitano rabbia, alimentare tali pensieri susciterà sempre più rabbia che se non si è imparato a scaricare in modo virtuoso, finirà, primo o poi con l’essere scagliata, spesso, all'innocente persona mal capitata di turno, contro cui la nostra rabbia non era rivolta.

Tutto perché un dato momento del passato che continuiamo a rievocare nella nostra mente, ha determinato uno STATO della Mente, il quale “stato”, rabbioso nell'esempio fatto, determinerà un’azione condizionata da un’emozione che non si è riuscito a riconoscere, controllare, discernere, trascendere.



Quindi uno “stato della nostra mente rabbioso”, può determinare azioni rabbiose che se istintive possono essere incontrollate e soprattutto recare danno se non opportunamente riflettute e meditate con attenzione.

Per cui allenarsi a vivere emozioni “condizionate” e soprattutto “stimolate” con esercizi semplici, mirati ed efficaci, aiuta a saperle “riconoscere” e quando le riconosci impari qual è la loro origine e come intervenire su di essa, creando la realtà a cui aspira la tua anima.

Allo stesso tempo, sapendo discernere le emozioni e la loro origine si sarà sempre meno “Vittime” delle circostanze e sempre più persone consapevoli del proprio reale STATO e del modo in cui poterlo migliorare, a prescindere dallo STATO in cui ci troviamo, a prescindere dallo STATO in cui viviamo, allineati allo STATO a cui TUTTI aspiriamo. 

 

Aspirare a migliorare il proprio STATO ci rende artefici e protagonisti nel migliorare lo stato attuale delle cose, di tutte le cose a noi visibili e non, a noi più o meno manifeste, a noi più o meno conosciute, perché aspirare a migliorare le cose significa aspirare in primis a migliorare se stessi, migliorare se stessi significa migliorare il proprio stato, e quando ognuno è stimolato a migliorare il proprio stato, tutto lo STATO e tutte le cose vanno inevitabilmente ognuna al proprio posto. 



IO SONO LA NASCITA DIPENDENTE



Ciò che viene conosciuta è una realtà frutto della nostra conoscenza relativa, un sogno nella mente del Dio che è in noi, eterno divenire che evolve fino al raggiungimento dell’esperienza diretta della Libertà Primordiale e di ciò che siamo veramente, la nostra Vera Natura.   

 

A tutti è data facoltà di apprendere e comprendere;

 

l’ignoranza fondamentale, la mancata conoscenza di ciò che siamo veramente, presente sin da un tempo senza inizio, limita la nostra comprensione nella misura in cui restiamo aggrappati a concezioni che non mettiamo in discussione e che sono spesso frutto dell’inganno e della menzogna, apprese e per consuetudine accettate come vere nel corso della nostra vita, che ci identificano come soggetto individuale in un nome, anch'esso frutto dell’ignoranza e dell’illusione, che ci limita a vivere una realtà individuale, cioè relativa alle nostre conoscenze ed esperienze di vita personali, che danno forma ad un mondo soggettivamente relativo dominato da pensieri, emozioni ed azioni che denominiamo: Io sono! 

 

La realtà relativa è l’illusione di un Io che si riconosce in ciò che definisce di SE stesso.

 

Riconoscere la Nostra Vera Natura significa riconoscere la vera Essenza di ciò che siamo e lasciare che nello STATO risvegliato attraverso noi il SE possa fare esperienza di se e della creazione illuminata, in accordo con le nostre inclinazioni, le nostre passioni e i nostri talenti che ci rendono un Io Pura Essenza nella Vasta Estensione della Grande Perfezione, un punto perfetto, e se non lo capiamo è solo perché non lo capiamo o non lo riconosciamo. 

 

E chi ha capito, ha capito, chi non ha capito, capirà!

  

Il viaggio è appena iniziato. . .  e come canta il Maestro Battiato ne “La Voce del Padrone” per molti è ora di sventolare “Bandiera Bianca”

 

Ti spiegheremo tutto Strada Facendo con la Cultura del Benessere, del Buon Senso e del Buon Umore con il Primo Sistema di Meditazione Guidata per Risvegliare e Sprigionare il Potere del SENSO dell’Umorismo.   

 

Tieni d’occhio la casella email che il Tempo sta Cambiando, te ne sei accorto? 

2