Valentina Cortese la diva con il foulard

Valentina Cortese la  diva con il foulard

Valentina Cortese, " La signora con il foulard," se ne è andata un anno fa il 10 luglio 2019.

Appassionata di questo accessorio sempre in tono con l'abito che era diventato un marchio di fabbrica. 

Tutti pensavano che fosse un abitudine, un suo modo di apparire,  un modo 

 un modo per distinguersi. 

Invece durante  una intervista, si scoprì il mistero.

Valentina iniziò raccontando la sua infanzia, di quando da  bambina venne abbandonata perchè la madre l'aveva avuta fuori dal matrimonio.

Decise quindi  di portare quei magnifici foulard come omaggio al fazzoletto delle contadine tra cui era cresciuta.

 Era nata a Milano il 1 gennaio 1923, da una famiglia appartenente  alla buona borghesia.

 Appena nata, sua madre  l'affidò a una donna di campagna fino a quando i nonni materni la ripresero in casa per inserirla nella buona società torinese. Ma lei, Valentina voleva solo recitare. 

E quindi dopo aver conosciuto un uomo.molto più grande di lei, un direttore d' orchestra, lasciò il liceo per seguirlo a Roma. Nel 1941 recitò nei film del filone dei telefoni bianchi ma anche in ."Roma città aperta" di Roberto Rossellini. In seguito venne diretta anche dai registi come Franco Zeffirelli, François Truffaut e Michelangelo Antonioni. Anche il teatro la vide come una grande protagonista. Con il Piccolo Teatro di Giorgio Strehler il sodalizio artistico durò quindici anni. Nel 1948 firmò un contratto con la 20th Century Fox e girò numerosi film con i divi di Hollywood. Sul set del film "Ho paura di lei" di Robert Wise conobbe Richard Basehart che divenne suo marito nel 1951 e da cui divorziò nel 1960. Dalla loro unione nacque Jackie, divenuto anche lui attore. Nonostante una intensa attività teatrale Valentina Cortese continuò a partecipare a produzioni cinematografiche italiane e internazionali. Nel 2015 il figlio Jackie morì a causa di una malattia che provocò un grande dolore all'attrice, che da qui diraderà sempre più le sue apparizioni pubbliche. Nel 2012 pubblicò la sua autobiografia "Quanti domani sono passati", opera da cui Francesco Patierno ha tratto spunto per realizzare nel 2017 il docufilm "Diva". Diva è sempre stata Valentina Cortese ma anche una donna estremamente riservata. I milanesi che l'hanno amata le diedero l'addio alla camera ardente al Piccolo Teatro Grassi. I funerali si svolsero alla chiesa di San Marco. Fu tumulata accanto al secondo marito, l'industriale farmaceutico Carlo De Angelis, al Cimitero Monumentale. ( foto e info dal web)