Marco in pentola

Cosa bolle sul fuoco in cucina?

Marco in pentola

Cosa bolle sul fuoco in cucina?

Ma tu, chi sei? E dove stai andando? E dove stiamo andando tutti?

2019-02-16 13:13:08

Chi siamo noi non corrisponde al ruolo che indossiamo. Ma alle nostre competenze, passioni, aspirazioni. Alla nostra personalità e identità più profonda. Ecco alcune considerazioni su questa questione al tempo dei social networks

Chi siamo noi?

Ciascuno di noi ha un valore, che corrisponde alle proprie passioni, aspirazioni, competenze, esperienze; identità.

Sembra una banalità, ma molto spesso, per semplicità ed abitudine, non pensiamo questo, identificandoci con quello che è il nostro ruolo nella vita. Ristoratore, agricoltore, studente, moglie, marito, figlio, … Non è così. Quello è un ruolo, che indossiamo come indossiamo un vestito.

Noi siamo Marco, Alessia, Tizio Caio Sempronio, siamo colui il quale ASSUME un ruolo e temporaneamente fa questo o quello.

Noi siamo NOI, con le nostre caratteristiche di personalità e le nostre aspirazioni più profonde, e lo siamo in modo inimitabile.

Le persone con cui ci relazioniamo non vedono solo un ruolo ma vedono in noi questo: vedono Tizio Caio Sempronio che svolge un ruolo e lo fa nel suo specifico modo. Vedono un individuo.

Ora, questa verità banale, nel mondo in evoluzione digitale, informatica e social, ha un suo significato.

[E non vi sembrerà spero banale anche la verità che il mondo sia in rapidissima evoluzione: riuscite a immaginarvi, ora, senza un telefonino in mano? Non voglio dire che non ci sia la possibilità di pensarci senza questi strumenti, per uno spazio interiore da coltivare necessariamente, sia chiaro! Ma nella pratica quotidiana del nostro mondo relazionale, per il 99,9% di noi è uno strumento che condiziona tempi e modi!]

In questo mondo accade che le nostre individualità diventino (e qui ci sono molte possibili letture, da Guy Debord in avanti, che dicono del capitalismo e le sue tardive evoluzioni), semplicemente merce.

Spettacolo.

Le nostre aspirazioni, capacità, intenzioni di spesa, etc., diventando strumento di lavoro per chi può essere interessato a comprarci e venderci.

Alla società di oggi non interessa più o soltanto il nostro ruolo, quello che facciamo, per il suo funzionamento. Ma interessa anche la nostra personalità, perché è diventata “vendibile“.

Una volta era soprattutto il mestiere che contava, dal punto di vista della relazione sociale, il ruolo.

Il mondo delle relazioni e della personalità era come collocato su un altro piano, su altri livelli. Sempre interrelato, è chiaro, ma con una evidente distinzione. L“economia gravitava intorno ai ruoli, non considerava le personalità.

Oggi interessa nel mondo economico anche CHI SIAMO. Può essere interessante commercialmente, si può “vendere“. Da qui le indagini di mercato, la ricerca del profilo di consumatore. Da qui, ancora, ad esempio, l“esplosione nei media delle versione della “Tv verità“, dal “grande fratello“ in avanti (o all“indietro... a seconda di come la si vede!!).

Fa spettacolo tutto di noi, le cose belle e brutte. E tutto si vende.

Ecco, la questione credo sia questa: oggi, come sempre, siamo in relazione tra persone, tra individui, senza intermediazioni. Ma non possiamo negare che si sia in relazione anche tramite l“intermediazione della tecnologia, tramite i media e i social network. Che usano in questa forma la nostra “individualità“.

E’ quello che accade su Facebook, che ACCRESCE I SUOI VALORI IN BORSA GRAZIE ALLE NOSTRE INDIVIDUALITA’. Offrendoci lo spazio per condividerci, ma usando questi contenuti per il suo interesse. Non dico che sia sbagliato. Anzi, c“è da dire grazie a facebook per quello che ci offre, a me ha offerto l“occasione di tenere in piedi molti buoni contatti, di relazionarmi in forme pratiche.

Ma fino a un certo punto.

Anche perché Facebook continua a offrirmi possibilità tecniche limitate e, se voglio di più, o se desidero interagire con chi voglio io e non con chi vuole “lui“, mi chiede dei soldi.  

Che cosa possiamo fare?

Cam TV nasce con un’ottica diametralmente opposta.

Siamo noi i protagonisti dei nostri contenuti, li gestiamo nella maniera che preferiamo, e siamo invitati a farlo dalla struttura che è stata creata.

Io ad esempi, e non a caso, ho inserito qui in Cam TV miei canali di contenuti personali, che mai avrei messo su facebook, che mi stanno dando grande soddisfazione. In Cam TV non siamo merce da vendere, ma siamo individui, e per questo ce lo possiamo permettere.

Questa è la fondamentale differenza, e quel che sembra una “cosa simile” a facebook è invece basato su una struttura profondamente diversa, fin nelle radici.

Si incentra infatti su una idea innovativa e solidale: la comunità di Cam TV siamo noi, noi utenti e founder, noi che pubblichiamo.

E“ una comunità fatta di gente di valore, che si avvicina per legge di attrazione. Provare per credere, io lo sto sperimentando di continuo, creando importanti relazioni in questo gruppo.

Ci saranno probabilmente altre opportunità simili in futuro.

Ma io scelgo di cavalcare questa.

Perché è la prima.

Perché è gratis, non rischio nulla.

E perché attira persone capaci di uno sguardo lungo, persone in grado di guardare un po’ al di là, gettandosi con fiducia in una nuova avventura che comporta il solo impegno di investire il proprio tempo per vedere risultati. Infatti Cam TV crede talmente nei propri mezzi che offre il tanto che offre gratuitamente: sa perfettamente che l’attività degli utenti creerà quello che serve alla comunità.

 

Ne parleremo lunedì 25 febbraio a Casa la Buona Stella, trovandoci assieme per poter spiegare tutto questo un po’ meglio.

Chi è già utente capirà come poter lavorare al proprio profilo in modo utile. Chi non lo è potrà decidere se aderire o meno, ma almeno avendo capito di che si tratta.

Uscendo, alla fine dell“incontro, avendo comunque capito un po’ meglio quale evoluzione ci aspetta, dati alla mano, nel futuro digitale di questa nostra società in evoluzione.

Sta a noi, con la consapevolezza che oggi più che mai è necessaria, cercare di indirizzala al meglio.

 

Marco Boscarato

 

Chi vuol partecipare al CFE previsto a Casa la Buona Stella trova tutte le indicazioni cliccando qui 

by Marco Boscarato