Marco in pentola

Cosa bolle sul fuoco in cucina?

Marco in pentola

Cosa bolle sul fuoco in cucina?

Imam Bayildi e il lungo viaggio del Vento della Seta

2019-05-15 00:09:20

Vi presentiamo una delle ricette estive del nostro ristorante, protagonista di un grande viaggio!

Il Vento della Seta

Daniele Ventola è un giovane antropologo napoletano che stiamo accompagnando lungo un viaggio importante.

Qui trovate i dettagli del suo viaggio e qui le caratteristiche del progetto con cui abbiamo pensato di accompagnarlo, che abbiamo raccontato più volte anche in Cam TV.

Ora Daniele si trova nel distretto di Bafra, sulle coste del Mar Nero.

Il viaggio è ancora molto lungo, ma ne ha fatta di strada! Guardate qui di seguito il percorso, più o meno.

A Budapest, ha dovuto riprogrammare il viaggio, perché è apparso impossibile passare in Ucraina e poi in Russia, tempi troppo difficili. Per cui ha deviato verso la Romania, poi in Bulgaria, Turchia.

Ora è diretto verso Trebisonda, e non la perderà certamente!! 😀

Daniele nonostante i molti contatti e impegni viaggia come un treno, la sua esperienza è forte.

Seguitelo sul suo canale in Cam,

e sostenetelo!!!!!

Imam Bayildi

Ora vogliamo raccontarvi un po“ di Imam Bayildi, la melanzana ripiena alla turca che, per qualche giorno ancora, è il “piatto del saluto“ del nostro affiancamento a Daniele.

L“Imam ha certo “perso la Trebisonda“, senza il suo piatto! Io Marco e Alessia ci siamo dati da fare a cercare qualche notizia, la storia della ricetta è molto simpatica, eccola qui a seguire:

Imam bayildi o Imam bajalldi 

È uno dei più noti e apprezzati piatti della cucina turca. Il nome del piatto in italiano significa “Imam Svenuto”: è tradizionalmente legato ad una leggenda turca secondo la quale un Imam, il capo della comunità islamica, venne colto da svenimento causa l’estrema bontà della pietanza preparatagli dalla moglie. 

Esistono anche altre versioni della storia tra cui quella per la quale un Imam sposato con la figlia d’un mercante di olio d’oliva, la cui dote consisteva in dodici giare del miglior olio, tutte le sere cenava con una melanzana, cotta con pomodori e cipolle preparata dalla moglie. Al tredicesimo giorno sulla tavola non comparve la pietanza preferita e, quando fu informato che il prezioso olio d’oliva era terminato, l’Imam perse i sensi.

Per preparare le melanzane che hanno fatto svenire l’Imam ci vuole circa un’ora.

Per quattro persone si utilizzano due melanzane grosse, che si scavano e si condiscono con olio e sale. Noi le cuciniamo in forno a 200 gradi per circa 20 minuti, c’è chi preferisce friggerle. Servono 4 pomodori ben maturi e una cipolla grossa. Si stufa la cipolla con olio evo, si aggiungono i pomodori tagliati a pezzi e si lascia consumare in padella al fuoco. Si aggiunge infine il ripieno della melanzana tagliata a pezzi. Si continua a cucinare per circa 10 minuti, poi si aggiungono spezie a piacere e un pizzico di peperoncino, sale e si guarnisce infine con una foglia di basilico.

“Hep birlikte!”

Buon appetito! letteralmente “che sia appetito / salute”. Si usa anche quando ringraziate qualcuno per il piatto servito e in risposta all’espressione “elenize sağlık”.

Si usa anche al termine del pasto, al momento di alzarsi da tavola.

Infine, la parola turca per “grazie”, che ha un senso profondo, è un augurio di buona salute: “sağol” significa letteralmente “sii vivo/ sii sano”!

E il saluto turco?

Eccolo, il saluto turco. Sempre dalle ricerche di Alessia:

In questi giorni Daniele sta attraversando la TURCHIA. Ecco il piatto che abbiamo scelto da proporvi, si tratta di: 

Merhaba! - Imam bayildi (melanzana ripiena alla turca)

La lingua turca, di antichissime origini, può essere ricondotta alla famiglia uralo-altaica, è diffusa in diversi Stati e zone del mondo. Ciò che diede alla lingua parlata in Turchia il prestigio e lo status di standard di riferimento per le comunità turcofone fu la creazione della nuova Repubblica nel 1923; in seguito ai cambiamenti e alle riforme del paese, Mustafa Kemal Ataturk, con la sua filosofia di occidentalizzazione del paese, decise di cambiare la lingua parlata fino ad allora. Venne adottato l“alfabeto latino e la lingua fu purificata dagli idiomi e dalle parole arabe e persiane che avevano influenzato il linguaggio letterario dell“Impero Ottomano. Questa trasformazione fu di difficile attuazione nella realtà, ci sono voluti moltissimi anni prima di arrivare all“attuale lingua moderna turca: ancora oggi ci sono alcune difficoltà di comunicazione tra vecchia e nuova generazione.

Ciao! in turco è Merhaba! Se rivolto a più persone il saluto diventa Merhabalar! Si tratta del classico saluto traducibile come “Salve/Ciao/Saluto”. In Turco non esiste una differenza tra il saluto formale e quello informale. Pertanto “Merhaba” può essere utilizzato in qualsiasi contesto.

Il Turco è una lingua dalle molte espressioni, ciascuna per ogni situazione. Ad esempio, Hoşçakal/hoşçakalın è il saluto che si usa quando siamo noi ad andare via, güle güle quando qualcuno prende commiato da noi. L’espressione, che in italiano si rende con “Arrivederci”, può essere tradotta letteralmente come “ridendo” (sottintende “vai”).

E infine?

E infine, ecco la ciliegina sulla torta.

10000 LKS per Daniele!!!

Il progetto di affiancamento a Daniele qui a Casa la Buona Stella riscuote grande attenzione e simpatia.

Eccoci quindi a inviargli sul suo portafoglio in Cam TV il corrispondente importo per i vari Imam Bayildi venduti, con l“aggiunta delle donazioni che qualcuno dei nostri clienti ha voluto fargli tramite noi.

In totale, tra l“una e l“altra fonte, sono stati raccolti 80 euro, ed ecco 8000 LKS in viaggio, per sostenere il nostro amico sia moralmente che fisicamente, con tutta la vicinanza che ci è possibile.

Anzi, arrotondando la cifra.... 10000 LKS!!! Ce ne abbiamo messo qualcuno in più noi, tutti meritati!

Buon cammino caro Daniele, attendiamo con grande piacere sempre i tuoi racconti, ricchi di spunti di riflessione e stimoli!

by Marco Boscarato