Founder President
SE... a confronto🌿🌿
SE... a confronto🌿🌿
SE...
"Se l'opinione del gregge comune non sara’ tua regola di condotta,
se sarai tollerante con gli altri quanto lo sei con te stesso,
se saprai comandare piu’ a te stesso che agli altri,
se potrai avere ricchezze e onori e non esserne schiavo,
se potrai sopportare di buon grado l'oblio e l'ingratitudine degli uomini,
se terrai salda la testa quando tutti perdono la loro,
se crederai in te stesso quando tutti ne dubitano e a tutti saprai perdonare questo dubbio,
se saprai aspettare senza stancarti dell'attesa e senza rispondere all'inganno con l'inganno,
se saprai accettare il successo e la sconfitta e trattare questi due impostori allo stesso modo,
se saprai parlare con i barboni e con i re senza cambiare il tono della tua voce,
se ne’ i tuoi nemici piu’ accaniti e ne’ gli amici piu’ cari riusciranno piu’ a ferirti,
se saprai essere infantile coi fanciulli, gioioso con i giovani, pacato con gli anziani, paziente coi pazzi, felice coi saggi,
nessuno potra’ contestarti il diritto di esigere una societa’ migliore, nessuno, perche’ tu stesso con le tue mani l'avrai creata. "
Tommaso da Kempis, al secolo Thomas Haemerkken (Kempen, 1380 circa – Zwolle, 25 luglio 1471)
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SE...
"Se riesci a conservare il controllo quando tutti
Intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa;
Se riesci ad aver fiducia in te quando tutti
Ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio;
Se riesci ad aspettare e non stancarti di aspettare,
O se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne,
O se ti odiano, a non lasciarti prendere dall'odio,
E tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio;
Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone;
Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo;
Se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina
E trattare allo stesso modo quei due impostori;
Se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto
Distorta da furfanti per ingannare gli sciocchi
O a contemplare le cose cui hai dedicato la vita, infrante,
E piegarti a ricostruirle con strumenti logori;
Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite
E rischiarle in un colpo solo a testa e croce,
E perdere e ricominciare di nuovo dal principio
E non dire una parola sulla perdita;
Se riesci a costringere cuore, tendini e nervi
A servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
E a tener duro quando in te non resta altro
Tranne la Volontà che dice loro: "Tieni duro!".
Se riesci a parlare con la folla e a conservare la tua virtù,
E a camminare con i Re senza perdere il contatto con la gente,
Se non riesce a ferirti il nemico né l'amico più caro,
Se tutti contano per te, ma nessuno troppo;
Se riesci a occupare il minuto inesorabile
Dando valore a ogni minuto che passa,
Tua è la Terra e tutto ciò che è in essa,
E - quel che è di più - sei un Uomo, figlio mio!"
Joseph Rudyard Kipling (Bombay, 30 dicembre 1865 – Londra, 18 gennaio 1936)