Founder President
Cento uomini erano chiusi in un’immensa stanza buia...
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...e ognuno di essi aveva una lampada spenta. Uno accese la sua lampada ed ecco che gli uomini poterono guardarsi in viso e conoscersi. Un altro accese la sua lampada e scopersero un oggetto vicino, e, mano a mano che si accendevano altre lampade, nuove cose venivano in luce, sempre più lontane, e alla fine tutti ebbero la loro lampada accesa e conobbero ogni cosa che era nell’immensa stanza, e ogni cosa era bella, buona e meravigliosa. Le lampade erano cento, ma non erano cento le idee. L’idea era una sola: la luce delle cento lampade, perché soltanto accendendo tutte le cento lampade si potevano vedere tutte le cose nella grande stanza e scoprirne i dettagli. E ogni fiammella non era che la centesima parte di una sola luce, la centesima parte di una sola idea: l’idea che permetteva di vedere la Verità. La luce delle cento lampade era la Verità.
Ogni uomo allora credette che il merito delle belle cose che vedeva fosse della sua lampada, che poteva far sorgere dalle tenebre del niente le belle cose. E chi si fermò per adorare la lampada, chi andò da una parte e chi dall'altra, e la gran luce si immiserì in cento minime fiammelle, ognuna delle quali poteva illuminare soltanto un particolare della Verità. Gli uomini oggi vagano sfiduciati, ognuno al fioco lume della propria lampada, e tutto sembra loro intorno buio, triste e malinconico; e, non potendo illuminare l’insieme, si aggrappano al minuto particolare cavato fuori dall’ombra del loro pallido lume. Non esistono “le idee”: esiste una sola idea, una sola Verità che è l’insieme di mille e mille parti. Ma essi non la possono vedere più. Bisogna che ognuno torni indietro e si ritrovi con gli altri al centro dell’immensa sala. 🌿🌿🌿