Founder President
πβπΌπππ πΏπ ππΌπππ π πΎβ¦ π𝙇
π΅ππ πππππππππ π π πππ, ππ πππππ π π πππππ (π«ππππ π¨ππππππππ, π«πππππ πͺπππππ ππ: π°ππ. π°π°π°, 51)
In tanti anni di lavoro su me stesso ho imparato che Γ¨ fondamentale riuscire aΒ liberare la mente dalle tante altrui situazioni, spesso molto complesse ed estremamente dolorose, per occuparmi dei miei difetti, delle mie relazioni, delle mie situazioni, personali, familiari, per cui mi risulta sinceramente davvero molto difficile riconoscere e accettare che il mondo sia pieno zeppo di povere persone che hanno tempo ed energie da dedicare per guardare, commentare e quindi giudicare, la vita degli altri.
π·πππππΜ ππ πππππ?
Partiamo dal presupposto che queste persone, nella stragrande parte dei casi, hanno pochissima consapevolezza di sé, perché se avessero consapevolezza della loro vita, vi assicuro che non avrebbero proprio nè tempo nè spazio mentale per mettere il naso negli affari altrui: abbiamo così tanto da fare nel nostro Tempio interiore che se avessimo tempo in più, ancora non ci basterebbe per terminare di "sgrossare" e di "levigare" la nostra "Pietra" grezza interiore, lavoro che mai avrà fine.
A questo punto la risposta alla fatidica domanda ππͺππ?Β di cui sopra,Β la possiamo dare con molta chiarezza se teniamo presente come nella natura dell'essere umano, fondamentalmente piu o meno imperfetto (a partire da chi vi scrive), entrino in campo due potentissimi meccanismi: la negazione e la proiezione, che sono le dinamiche ricorrenti che il nostro mentale mette in piedi per difendersi da contenuti ritenuti non accettabili.
E cosa cβΓ¨ di piΓΉ difficile da accettare per la nostra mente?Β Proprio le nostre imperfezioni e brutture, le cose che in noi non vanno, che facciamo fatica a vedere e digerire, dalle quali istintivamenteΒ vogliamo scappare e quindi con ostinazione ci intestardiamo a NEGARE. Ma la mente non puΓ² semplicemente cancellare ciΓ² che in noi non va: magari fosse sempre cosΓ¬ facile!
Allora dopo la ππππΌπππππ subentra la ππππππππππ, ovvero lo spostamento di quello sporco interiore sugli altri, i quali saranno criticabili, accusabili, giudicabili, cosicchΓ© il nostro inconscio si potrΓ illudere di non aver a che fare con quella sporcizia, che diverrΓ tutta, per cosΓ¬ dire, βrobaβ del nostro prossimo.
Peccato perΓ² che alla fine queste persone siano sempre infelici, pessimiste, reattive e molto frustate.
Da un lato logorano lβanima a chi giudicano, dallβaltro sono sempre sul piede di guerra, accanite, aggrappate ai giudizi, al parlare e pensare male degli altri. Che vita triste!
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