Carla Fiorentini

Non definirmi: sto cambiando

Carla Fiorentini

Non definirmi: sto cambiando

Successo o fallimento: ci sono alternative?

11/06/2022, 09:20

Per un certo periodo, in parte ancora in vigore, la regola è di presentarsi come persone di successo. Poi è arrivato il momento in cui, sui social, sono stati ammesse e raccontati i fallimenti

E come sempre, davanti a drastiche dicotomie, qualcosa in me si ribella e comincia ad esplorare.

Un successo planetario. Migliaia di clienti entusiasti.

Un fallimento clamoroso, e ti racconto cosa è successo e come mi sono rialzato.

A volte leggo ancora la fatidica frase Il fallimento non esiste. Forse no, ma le sdentate ci sono nella vita, eccome!

Mi sfugge il motivo per cui dobbiamo misurare la nostra vita in successi e fallimenti.

Prima di tutto non credo che esista una definizione univoca di successo. 

Successo è aver raggiunto un obiettivo? 

Vogliamo davvero misurare la vita in obiettivi raggiunti?

E se raggiungo l’obiettivo, ma solo dopo mesi o anni rispetto al tempo che avevo definito è successo o fallimento?

Possiamo almeno essere d’accordo che il successo non è il numero dei like o dei follower? Non saprei: se voglio fare l’influencer certo che determino il mio successo in base al numero dei followers!

Il mio successo dipende forse da quanto guadagno? 

Sento un coro di no, ma quando arrivano bollette raddoppiate che non riesco a pagare forse devo rivedere le mie priorità.

E che dire del fallimento?

Se dipende da un mio errore, fatto in buona fede, è un modo per imparare. Poco soddisfacente, forse, ma utile.

E se fallisco perché mi sono fidata di un amico, di un compagno, di un collega che mi ha dato una fregatura? Errore anche questo, ma di ingenuità. E non mi aiuterà vivere sulle barricate, alzare muri e non fidarmi più di nessuno.

Lo dice anche Il Piccolo principe

È una follia condannare tutte le amicizie perché una ti ha tradito, non credere in nessun amore solo perché uno di loro è stato infedele, buttare via tutte le possibilità di essere felici solo perché qualcosa non è andato per il verso giusto
È una follia odiare tutte le rose perché una spina ti ha punto, abbandonare tutti i sogni perché uno di loro non si è realizzato, rinunciare a tutti i tentativi perché uno è fallito.

Posso fallire per migliaia di motivi.

Posso persino fallire in un settore e avere successo in un altro.

Successo o fallimento. Tertium non datur!

Ecco, invece io credo che la vita sia proprio lì, nella terza alternativa.

Questa vita fatta di giorni belli, brutti, così così. Fatta di soddisfazioni, delusioni e semplice accoglienza di ciò che accade. Fatta di errori, sfighe e improvvise soddisfazioni superiori ad ogni più rosea previsione. 

Ecco, se proprio qualcuno sente il bisogno di suddividere in successi e fallimenti ho un piccolo suggerimento: sii te stesso migliorando ogni giorno, sii coerente tra ciò che dici, fai e sei.

Calcola il successo in base a due parametri: quante volte ti sei rialzato dopo una batosta e quante persone si sono sdraiate vicino a te quando eri a terra. 

Tutto il resto fa parte del gioco della vita. 


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