Carla Fiorentini

Non definirmi: sto cambiando

Carla Fiorentini

Non definirmi: sto cambiando

Riflessioni della domenica pomeriggio 10 Ottobre 2021: Soddisfazioni

2021-10-10 15:52:42

Oggi mi sento brava: cosa rara, ma talvolta avviene.

Un’amica mi segnala che sono stata citata in un libro: Life Design di Davide Francesco Sada e Enrico Garzotto. Sono emozionata: stimo moltissimo Davide ed Enrico e il fatto che mi abbiano citata, e in positivo, mi rende davvero orgogliosa.

E poi c’è una strana coincidenza: proprio questa settimana ho preso un decisione. 

Eckhart Tolle ha scritto:

“Arrendersi vuol dire una profonda accettazione di ciò che accade. Aprirsi alla vita.”

E io mi arrendo, una resa totale. Di cosa sto parlando?

Abbi un po’ di pazienza, o molla subito la lettura: la spiegazione è lunghetta.

Parecchi anni fa ho conquistato il mio primo certificato da coach. Ero affascinata, e il corso mi è piaciuto. Ho iniziato l’attività, ma… mi sentivo un po’ costretta dalle regole del metodo, non mi sentivo a mio agio con le responsabilità che dovevo prendere sulla vita di un altro (fatico a gestire la mia…). Ho fatto un po’ di pratica, e mi sono dedicata ad altro. 

Poi ci ho riprovato: altra tecnica, e altro certificato. Niente da fare!

E poi ancora: il certificato come coach mBIT. E intanto lo sviluppo delle modalità di coaching con l’I Ching, decisamente più mia a più congeniale al mio modo di interagire. 

Però fatico a definirmi coach e questa parte del mio lavoro rimane sempre un po’ nascosta, non raccontata e men che meno promossa. Ho pensato alla certificazione come counselor, in fondo mi manca davvero pochissimo per acquisirla, il più è già fatto. Ma ho troppa ammirazione per alcuni amici counsellor e per i counsellor da cui sono andata io nei momenti del bisogno per sentirmi a mio agio a paragonarmi a loro.

La vita va avanti e, come sempre, mi spinge verso qualcosa anche se sono restia e persino se oppongo resistenza.

In questi mesi diverse persone, dopo una sessione con l’I Ching, mi hanno chiesto percorsi di accompagnamento / supporto più lunghi e strutturati. E abbiamo ottenuto ottimi risultati.

Dunque: mi arrendo! Metto anche questo nel pacchetto delle attività.

Sì, ma chi sono?

Non un counsellor, non ne ho le qualifiche.

Non un coach: non riesco ad attenermi alle regole del percorso di coaching e la mia mania di spiegare, la passione per insegnare, confligge spesso con le regole del coaching. Però, cerca di capirmi, non sono mai riuscita a seguire pedissequamente le regole solo perché sono regole, figurati se comincio a farlo a quasi 63 anni.

Cosa sono allora? Chi sono? Come posso definirmi?

Questa settimana, dopo la resa incondizionata che si è manifestata offrendo io stessa un percorso ad una persona, ho trovato anche la definizione.

Un mentore. Sono un mentore. Non per niente lavoro spesso con l’I Ching che, nel titolo del mio primo libro sull’argomento, ho definito “mentore nella vita quotidiana”. 


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