Carla Fiorentini

Non definirmi: sto cambiando

Carla Fiorentini

Non definirmi: sto cambiando

Pensando all’anno che verrà

2021-11-20 08:33:20

Pianificare per diventare più flessibili

Abitudine, tradizione, forma mentis, organizzazione, time management: c’è un po’ di tutto questo nei miei file di pianificazione.

Contengono la programmazione delle mie attività, li preparo a fine anno, e li aggiorno costantemente. Aggiornarli mette in evidenza tutti i miei errori e difetti e, sì, ogni tanto riesco persino a correggere qualche difetto o rimediare qualche errore.

La programmazione è utile, ma confesso che quello che amo di più è la prima parte del lavoro, quella dei pensieri a ruota libera, dei sogni, quella in cui faccio progetti grandiosi e non mi pongo alcun limite.

Per un impegno preso con me stessa, questa fase si conclude al mio compleanno, o al massimo entro Natale, e non può iniziare prima del mese di novembre (altrimenti passerei tutto l’anno in questa fase onirica).

Ecco: a novembre e ci sono dentro in pieno.

Verrà, poi, il momento di pormi dei limiti, di fare i conti con la realtà, di cercare di evitare gli errori consueti (come l’erosione degli obiettivi o l’eccesso di ottimismo), ma adesso sogno, tutto è consentito e possibile!

  • La mia programmazione per l’anno che verrà comincia con una fase di sogni e desideri a ruota libera: tutto è possibile.
  • La fase successiva è l’analisi dei sogni, la fattibilità, il tempo necessario e l’eventuale costo. Uno per uno. 
  • E poi, quello che è rimasto da questa dura selezione, viene messo insieme, come un puzzle, per vedere se l’insieme è sostenibile.
  • Ultimo passaggio: la raccolta, in unico file, dei progetti e, a questo punto, si costruisce la pianificazione almeno dei primi mesi del nuovo anno.

Tra il sogno e la pianificazione ci sono la sperimentazione o, se preferisci un termine più attuale, la prototipazione e la fase di critica: quella in cui mi metto il cappello della rompiballe che demolisce un po’ tutto. 

Quest’anno, per premiarmi di essere sopravvissuta, e più o meno sana di mente, e un po’ per esorcizzare un anno terribile, concedo più tempo e spazio ai sogni. Vedremo dove mi porterà!


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