Carla Fiorentini

Non definirmi: sto cambiando

Carla Fiorentini

Non definirmi: sto cambiando

Disordine e ordine

2024-04-11 13:18:12

Sono disordinata, da sempre, maledettamente disordinata. Ma è arrivato il momento di mettere ordine, con qualche effetto collaterale!

Sono nata disordinata. Avrei potuto, forse, imparare ad essere ordinata, in un altro mondo, con altre condizioni di vita. A posteriori, oggi che sono decisamente datata, posso affermare che se ci fosse stata mia madre forse mi avrebbe obbligato a mettere a posto le mie cose. O se fossi cresciuta con un gatto. Tutti i miei gatti hanno protestato per il mio disordine, e Atena, unica rimasta, si guarda in giro miagolando fino a quando non faccio sparire ciò che ho lasciato in giro. Sparire, appunto, infognando le cose in qualche armadio o in qualche libreria.

Ma non le cose piacevoli non durano per sempre.

Due fattori contribuiscono, uno conseguenza dell’altro: la morte di mio marito mi costringe alla ricerca di documenti ormai sepolti da qualche parte e il futuro trasloco mi obbliga a metter mano ad armadi e librerie dimenticate.

Bene (anzi, no). Ciò che si deve fare va fatto!

Con pazienza (no, non pazienza, ma lentezza esasperante perché sto facendo cose che detesto) affronto pile di documenti, seleziono libri, controllo indumenti…

E man mano decido cosa buttare e cosa tenere.

Lui, Francesco, affermava di essere ordinato (e in confronto a me lo era), ma la ricerca del rogito di acquisto della casa, e di altri documenti fondamentali, mi dimostra quasi ogni giorno che la realtà è un po’ diversa: ho trovato il rogito nel plico delle spese di condominio del 2017 (non è come pensi: la casa era stata acquistata nel 1993!) e sto ancora dando la caccia al contratto della sua assicurazione sulla vita…

Per i suoi vestiti è stato un po’ più semplice e penso che per anni sarà possibile incontrare molti homeless milanesi con uno dei suoi abiti addosso.

Ma sto tergiversando.

Il vero dramma di questi giorni è che ho messo in ordine.

Cioè, in pratica, ho messo parecchie cose che erano in giro nei posti che, razionalmente, ritenevo più giusti.

Ma la mia memoria, la mia fantastica ed eccelsa memoria, è tutt’altro che razionale. Così io che, nel mio casino so sempre dove sono le cose, ora che ho messo in ordine sono alla disperata ricerca di qualcosa che so di avere, di aver visto pochi giorni fa, so di averlo messo a posto, e che mi venga un accidente se ora so dov’è.

Il primo segnale l’ho avuto con un libro.

Si tratta di un libro che fa parte di una serie. L’ho visto, ho pensato che mi piacerebbe rileggerlo, ma poi mi sono detta che sarebbe stato bello rileggere l’intera saga. Così l’ho messo a posto e ho cercato, e trovato immediatamente (ancora in disordine) il libro precedente. L’ho letto e, con gioia, mi sono detta che potevo andare avanti. Ma quel secondo libro della saga, quello messo a posto meno di due settimane fa, è letteralmente sparito! 

Ed è lo stesso per alcuni documenti, visti, raccolti e messi a posto nelle ultime settimane, e ora necessari per la denunzia dei redditi.

Questo è auto-boicottaggio! 

Il mio inconscio cerca, evidentemente, giustificazioni per permettermi di continuare ad essere disordinata. 

La solita battaglia tra conscio e inconscio, tra cervello e cuore (e pancia). In attesa di scoprire chi vincerà… navigo a vista.