Carla Fiorentini

Non definirmi: sto cambiando

Carla Fiorentini

Non definirmi: sto cambiando

Dal caos… al caos

2024-06-16 07:17:54

Si può imparare tutto, nella vita, se è necessario. O forse no.

Spesso leggo post, consigli, affermazioni, relativi ai doni che ciascuno di noi ha. Si tratta di capacità, cose che sappiamo fare senza sforzo, attitudini naturali…

Ho scoperto che esiste anche il contrario: attività o competenze che, con tutti gli sforzi e la buona volontà non ci appartengono proprio, non riusciamo a imparare.

Se vogliamo parlarne seriamente devo far riferimento a blocchi psicologici, convinzioni limitanti, modelli mentali che ci hanno inculcato da bambini.

Ma oggi ho voglia di leggerezza, di giocare, di scherzare, e non parlerò di nulla di tutto ciò.

Accetto il fatto: ci sono cose che per me proprio non funzionano, non riesco a imparare o a realizzare.

Due di queste limitazioni sono letteralmente esplose negli ultimi mesi.

La prima è la burocrazia.

Nessuno ama davvero la burocrazia, salvo pochi eletti che trovano nelle infinite regole e cavilli una sorta di sicurezza personale e sperimentano, nell’imporre agli altri tutto ciò, una forma (perversa) di potere assoluto.

Io non amo la burocrazia, ma in questi mesi le pratiche per la successione di mio marito mi hanno obbligato ad affrontarla. Non sono agli attacchi di panico, ma ci vado vicino.

La burocrazia necessaria per la successione è tanta, e io l’affronto con una difficoltà tale che tempi e fatica si moltiplicano.

Leggo… e mi è tutto oscuro.

Ho un QI nella norma, una laurea, lavoro da una vita, ho un buon vocabolario di italiano (direi superiore alla media), eppure davanti a un modulo, o ad un elenco di documenti da predisporre, mi sembra di non aver mai imparato a leggere e scrivere.

La seconda cosa è il mettere in ordine.

Sono disordinata, ma in linea di massima so dove sono le mie cose.

Ora ho dovuto affrontare gli armadi e i documenti del coniuge, e già questo è stato un delirio. 

Poi la consapevolezza che dovrò, prima o poi, affrontare un trasloco, e un pizzico di follia, mi hanno indotto a… mettere in ordine.

Vestiti, libri, cose di casa… Non ho finito. In realtà avrò fatto sì e no il 30%.

Però mi sentivo quasi brava. Ordine: tutto in ordine!

Il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi. E l’imprevisto è dietro l’angolo!

Le prime avvisaglie sono arrivate circa un mese fa. Mi ero accorta, con infinita gioia, di aver ritrovato alcuni libri che temevo fossero andati persi nel terribile trasloco della casa di campagna. Di tratta di libri che, in sequenza, raccontano una lunga storia. Avendo ritrovato il piacere della lettura, e il tempo per leggere, ho deciso di rileggermi tutta la serie: cinque volumi, felice di averli tutti qui in casa.

Ho letto i primi tre. E vorrei tanto sapere dove ho messo “in ordine” gli altri due.

Il secondo colpo è giunto con l’arrivo del caldo. Ho un’infinità di camicie, magliette, pantaloni…

Camicie e magliette vengono spesso usate in qualunque stagione. I pantaloni estivi, invece, sono stati messi in ordine.

Vorrei tanto scoprire dove prima che la temperatura arrivi ai 40°C.

Insomma, l’ordine non fa proprio per me!