Carla Fiorentini

Non definirmi: sto cambiando

Carla Fiorentini

Non definirmi: sto cambiando

Celebrare le sconfitte

2023-05-28 10:09:59

È facile celebrare le vittorie. Impara a festeggiare le sconfitte!

Lo si legge ovunque: è importante festeggiare le vittorie, assaporare i trionfi.

Non lo nego. Ogni vittoria, per piccola che sia, produce una scarica di dopamina, uno dei mediatori chimici della felicità.

Festeggiare la vittorie fa bene, e ci fa bene.

E le sconfitte?

Personalmente sostengo che sia importante anche inventarsi un rituale di festeggiamento per le sconfitte.

Riflettiamo un attimo, e facciamo un’analogia.

È facile ricordarsi delle persone che ci hanno aiutato, incentivato, motivato…

Eppure, passata une certa età, si impara che esiste una sorta di gratitudine per chi ci ha fatto del male: in fondo ci ha insegnato chi e cosa non vogliamo essere, ed è una lezione importante. Chi ci ha danneggiato ci ha insegnato chi e cosa non vogliamo diventare, ci ha fatto conoscere i nostri limiti e le nostre debolezze e sì, imparando a governare la rabbia e a rinunciare al rancore, ci ha aiutato a diventare persone migliori. Per lo meno, migliori di loro.

Brindo felicemente a chi mi ha sostenuto, e brindo con un grande vaffa a chi ha cercato in molti modi di affossarmi: non ci sono riusciti.

Questo vale anche per la vita.

Talvolta la vita porta al trionfo, alla vittoria, talvolta alla sconfitta.

Fa tutto parte del gioco. L’importante è non cercare colpevoli, e riconoscere i propri meriti senza arroganza e i propri errori senza sentirsi incapaci.

Il festeggiamento della sconfitta non è un atto consolatorio. Non si beve fino a stordirsi: si brinda.

Riconoscere la sconfitta, o il fallimento, non è mica facile. Pensa a tutte quelle persone (ne conosco tante) che quando non trionfano cercano, all’esterno, di chi è la colpa: tutto pur di evitare di dire che hanno sbagliato. Ci sono tanti modi di sbagliare!

E non di rado l’errore è una delle migliori fonti di apprendimento.


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