
Non definirmi: sto cambiando
Ansia negata
Sai riconoscere le tue emozioni fino a comprendere che hai problemi di ansia o depressione?

Sembra un po’ anacronistico, nel 2024, negare emozioni come ansia o depressione, eppure è ancora un fatto comune.
Basta leggere una pubblicazione scientifica serie per scoprire che c’è un aumento considerevole di ansia e di depressione. La “colpa” viene normalmente attribuita alla pandemia, alle sue conseguenze, al long covid.
Io penso che ci sia anche un problema di stile di vita, una difficoltà legata alla società che abbiamo creato, al mondo dove ci siamo costretti a vivere. E penso non sia un caso che la maggiore incidenza sia nei giovani e negli anziani, i più sensibili, quelli che più hanno bisogno di socializzare in modo positivo.
Ma quello che penso io vale poco: bisogna ascoltare sociologi e psicologi, ben più esperti di me nel comprendere i motivi di cosa accade.
Quello che, però, mi stupisce maggiormente è la negazione del problema di ansia, depressione, o paura.
Abituata ad ascoltare, e amando ascoltare, sento molti lamentarsi di palpitazioni, tachicardia, difficoltà ad addormentarsi, problemi di concentrazione, giramenti di testa… e cercare, più o meno affannosamente, cause organiche o colpevoli esterni dei loro problemi.
Questa sintomatologia, però, sebbene con molte variabili e sfumature, può essere legata a fattori emotivi.
Negare la correlazione tra mente e corpo non ha senso, come sarebbe assurdo (secondo me) attribuire tutto alla sfera emotiva.
Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante tu ne possa sognare nella tua filosofia