
Non definirmi: sto cambiando
13 Febbraio 2022: spostare i problemi non vuol dire risolverli
Ci sono problemi davvero difficili, quasi impossibili, da risolvere.
Ovvio che una conversazione al bar, alle 8 di mattina, non sia una strada percorribile per affrontare problemi complessi, però dà un’idea di come li stiamo affrontando.

Il quartiere dove vivo ha problemi di sicurezza. Non è la prima volta: molti anni fa era la sede di spaccio di droga, poi sono arrivati i borseggiatori al mercato, e ora c’è un serio problema di furti.
Questo è stato uno degli argomenti di una conversazione a cui ho assistito, appunto, questa mattina al bar.
L’altra tematica affrontata è stata la sicurezza sul lavoro, in particolare nei cantieri edili.
La soluzione ipotizzata per il problema di sicurezza è stata “più polizia e stazionamento di una camionetta dei carabinieri nei punti più caldi”.
Utile? Certo che sì, ma, come si è verificato anni fa, il risultato è un trasferimento della delinquenza, e del problema, qualche strada più in là.
Praticamente io sposto il mio problema, che diventa il problema di qualcun altro.
E per la sicurezza sul lavoro?
Qui si è cercato il colpevole: le tasse troppo alte che costringono l’imprenditore ad assumere in nero e a ridurre i costi, prima di tutto quelli della sicurezza.
Le tasse sono troppo alte: lo sappiamo bene e lo so benissimo.
Qualcuno mi dovrebbe, però, dimostrare che abbassando le tasse gli imprenditori disonesti o disinteressati alla sicurezza sul lavoro dedicherebbero automaticamente le maggiori risorse disponibili ad investimenti anziché intascare il maggior profitto.
Personalmente ho dei dubbi.
Regalare a chi gioca con la vita di altri la stessa benevolenza che si dovrebbe dedicare a chi ruba un pollo per sfamare la famiglia non mi sembra una opzione vincente.
E, a proposito dello spostamento dei problemi, che dire dell’escalation guerrafondaia che stiamo vivendo in Europa perché i sondaggi di gradimento del presidente degli USA sono deludenti…
Così concludo la settimana con un mare di perplessità, e la consapevolezza che posso solo cercare di essere la parte migliore di me stessa, giorno per giorno.