Canto e Incanto

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La tecnica di affondo

2019-08-27 19:08:27

Sentiamo in questo video il pensiero del tenore Delfo Menicucci, autore del libro “Scuola di canto lirico e moderno. Indagine sulla tecnica di affondo da Mario del Monaco ad Andrea Bocelli. Con CD Audio”.

Noi di Canto e Incanto sappiano bene che la tecnica di "affondo" esisteva ben prima di Menicucci, persino Rodolfo Celletti, nel suo libro “Storia del belcanto” del 1989 ne parla sia pure in termini negativi.


In verità tutti i grandi cantanti "affondano la laringe" ma sanno anche trovare il loro punto ideale in maschera per completare la proiezione del suono.


E’ interessante leggere, nel libro di Menicucci, che la tecnica di affondo è nata e si è sviluppata con il repertorio del tardo ottocento e soprattutto nel 900 col repertorio verista, poiché tale tecnica permette di sviluppare maggiormente l'ampiezza e il volume della voce, di avere una cavata più ampia, di avere più potenza di proiezione.

Questi obiettivi non erano sentiti nel belcanto, quando le  orchestre erano più piccole, con diapason meno elevati, con archi con corde in budello che suonavano più dolcemente e con suono meno corposo. E' stato con il passaggio all''orchestra moderna che la voce del cantante ha dovuto svilupparsi per poter reggere il confronto con i più sonori strumenti musicali.  


Avv. Giovanni FF Bonomo 

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