CANITUDO il Cane Spirito Guida

Impariamo dal cane a vivere meglio

CANITUDO il Cane Spirito Guida

Impariamo dal cane a vivere meglio

Insegnare o Imparare? Questo è il dilemma!

2021-11-28 15:58:18

Riflessioni di uno scrittore diventato educatore cinofilo per merito dei Cani.


Buongiorno a tutti voi, sono Maurizio Luppi, educatore cinofilo ma soprattutto scrittore; questa è una premessa importante per farvi capire che il passaggio che ho avuto da scrittore ad educatore cinofilo è un atto dovuto.

Un atto dovuto soprattutto nei confronti del cane in quanto la figura del cane che mi appare oggi è ben diversa da quella che mi appariva anni fa quando ho iniziato questo percorso.

Devo rendere grazie ai cani perché mi hanno fatto procedere e andare avanti e capire e andare a fondo a cose che sempre avevo cercato senza sapere di cercare.

Oggi voglio soffermarmi sul "dilemma amletico" dell’ insegnare o dell’  imparare.

Ebbene l'educazione cinofila nei termini soliti è un qualcosa che oggi mi disturba alquanto, perché?

Perché forse il concetto di educazione cinofila che noi abbiamo in realtà è un voler camuffare una voglia, un'esigenza di conformare il cane ai nostri canoni; il comportamento del cane, istintivo, innato, naturale è non conforme in tutti i suoi punti a quello che a noi serve nella vita, nell' ambiente antropico, nella città, nell'appartamento, nei luoghi pubblici, se lo vogliamo portare con noi al bar al ristorante o anche addirittura nelle passeggiate perché durante le passeggiate in città ci sono un sacco di stimoli che il cane riceve ma noi invece non gli consentiamo di esplorare: ecco il termine giusto è questo qui : esplorare.

Il cane vive in un mondo olfattivo noi viviamo invece in un mondo visivo per cui deve assolutamente andare nel luogo dove permane il profumo, l'odore per capire che cosa accade.

 Questa è la ragione del suo andare a zig zag e non in modo rettilineo, a lui non basta girare la testa di qua e di là per capire dov'è e cosa sta succedendo.

Ed ecco il primo punto che mi "infastidisce" nell'educazione cinofila classica:

la condotta al guinzaglio

Questo qui è appunto quello che io definisco un “maltrattamento” perché non corrisponde all’ etologia del cane; il suo comportamento innato essendo appunto lui collocato in un mondo olfattivo è un comportamento differente dal nostro ma noi non possiamo e non dobbiamo conformarlo al nostro modo e mondo visivo, dobbiamo rispettarlo e comprenderlo.

Dopo questa azione di rispetto e di comprensione c'è l'aspetto di imparare dal cane ovverosia: anche noi siamo dotati di olfatto, questa cosa qui però è una una facoltà che noi abbiamo subordinato al discorso appunto visivo.

Tenete presente che tanti odori , anche se in modo inconscio, ci influenzano e determinano in noi delle reazioni emozionali che sono poi quelle che produrranno una certa azione in risposta.

Capire come funziona l'olfatto del cane, quali centri nervosi va a  colpire e quali risposte determina può essere utile per andare a fondo e capire perché noi abbiamo certe sensazioni e di conseguenza certe azioni conformi e relative allo stimolo olfattivo che abbiamo inconsciamente ricevuto.

Quindi, osservando le regole dell'educazione cinofila classica, che come ho già detto si prefigge di conformare il comportamento del cane alle nostre esigenze ho elaborato negl'anni una metodologia diversa che ho chiamato: Canitudo.

Canitudo è: capire dal comportamento del cane e dalla natura del cane qualcosa in più su quello che siamo noi e quello che è il nostro obiettivo, la nostra missione che abbiamo in questo mondo e di conseguenza produrre un benessere reciproco. 

Vedremo nelle pillole che seguiranno a questa, che è l’introduttiva, come andare a scoprire, a scovare dentro di noi le analogie e le differenze che ci sono con il mondo del cane attraverso gli occhi e le movenze che ha il  cane  ed imparare una tecnica, una metodologia per riuscire a risolvere i nostri  problemi.

Quindi il problema del cane in realtà è un'opportunità per raggiungere la soluzione al nostro problema.

Vi ringrazio per l'attenzione .

A presto.

Maurizio Luppi



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