CANITUDO il Cane Spirito Guida

Impariamo dal cane a vivere meglio

CANITUDO il Cane Spirito Guida

Impariamo dal cane a vivere meglio

E se fosse il tuo cane ad educare te?

2021-06-20 07:09:51

Il Cane non sale in cattedra, non organizza lezioni, non ci richiama a correggere i nostri sbagli perché da vero Maestro sa che tutto ciò non è utile.

Il Cane è un insegnante che non insegna poiché non fornisce nozioni ma fa molto di più, infatti stimola il sorgere in noi della consapevolezza, che è la chiave che ci permette di aprire la porta della stanza della felicità e quindi di abitarla.

Ognuno di noi possiede quanto necessario, è al contempo un genio ed un asceta, ma queste potenzialità sono imprigionate da quelle che l’Ho’oponopono definisce memorie. (Puoi leggere un mio articolo in proposito, cliccando QUI)

Siamo infatti vincolati dai retaggi derivanti dalle generazioni precedenti, il substrato culturale e sociale che ci impone una parte da recitare secondo un copione predefinito.

In parte questo sussiste anche nel cane, vediamo ad esempio le specifiche caratteristiche selezionate nei cani di razza ma ciò non gli impedisce di regolarsi secondo le naturali leggi biologiche che oltre a fornire gli strumenti per la sopravvivenza  lo inducono a vivere il momento presente,  il famoso "qui ed ora".

La convivenza con il cane risulta una grande opportunità, ci permette di avere un modello di vita alternativo al nostro, un confronto dialogico tra specie che porta  in definitiva a comprenderne l’unicità essenziale, superando l’apparente diversità.

Si tratta allora di rovesciare il cannocchiale e mettersi sullo stesso piano dialettico, mutando la prospettiva aumenta la quantità di cose e di meraviglie a tua disposizione.

Esci dagli schemi dell’antagonismo competitivo insiti nel modello della socializzazione  e recuperi il valore della solidarietà, dell’alleanza e della condivisione.

Nel  caso si voglia insegnare davvero, allora non si tratta di castigare gli errori bensì indicare la cosa giusta, se il  cane potesse parlare infatti direbbe:

“Invece di rimproverarmi  ripetendo che così non si fa, perché non mi mostri come si fa?”

Così è stato per me!

Devo confessarti infatti che la responsabilità del contenuto di questo articolo e dei miei libri è di Ponchio, che è il mio Spirito Guida.


Devo a lui quanto ho imparato sui suoi colleghi, la sua presenza è stata ed è lo sprone per affacciarsi alla finestra e vedere il mondo con i loro occhi, e per quanto lui sia in cattedra, nulla insegna ma tutto mostra.

Ho il sospetto per niente vago che di mio non abbia personalmente mai scritto alcunché, ma sia stato solo il copista di quanto dettava, attingendo da lui quale iperuranio personale.

Quando crediamo di educarlo, in realtà impartiamo precetti e direttive in maniera che non ostacoli oltremodo il nostro vivere, invece abbiamo il doveroso compito di aiutarlo ad inserirsi nel contesto antropico, senza calpestare oltremodo i suoi bisogni naturali, né i suoi diritti.

La vita urbana lo rende però difficoltoso, sia per la regolamentazione civica, che per il fatto che quanto prima era naturale ora è diventato artificiale, l’originale è sostituito dal succedaneo, per cui oggi il cane è decisamente diverso da noi, ossia dal prodotto uomo che siamo diventati, mentre è perfettamente uguale alla nostra essenza originaria che abbiamo tuttavia dimenticata, da noi non ha nulla da imparare, al contrario può  istruirci tenendo una sorta di ripetizione scolastica per recuperare ciò che abbiamo perso strada facendo.

Indubbiamente possiede una comunicativa di eccellenza per via della naturalità del suo essere cane, nonostante ciò non lo capiamo, i nostri filtri mentali e culturali sono diventati così fitti da essere tappi per le orecchie, ma ciò non significa essere sordi in modo patologico.

Questo forse lui non lo sa ma comunque crede in noi, quale creatura irriducibile non si ferma se la strada è sbarrata, ne intraprende un'altra e arriva alla mente passando dal cuore, consapevole del fatto che amare è la migliore tra le azioni possibili.

Considerarlo come il tuo interlocutore permette di attivare il metodo educativo della relazione, ricevendo i suoi segnali emozionali come campanelli di allarme che ti avvertono di quanto abbia bisogno.

Questo metodo prevede di seguire più i principi che le regole, e qualora queste vi siano sono affiancate da altrettante eccezioni, vale a dire adoperare quello che è funzionale per risolvere la situazione.

Il cane ha bisogno di gentilezza e non di dura disciplina, l’atteggiamento censorio deve essere usato in situazioni di emergenza per interrompere la deriva della spinta compulsiva che si manifesta con gli eccessi.

Se noi ci mostriamo ai suoi occhi come persone equilibrate, che non strillano per ogni minima cosa, e comprensivi delle sue richieste, che beninteso non sono mai capricci, allora sarà di conseguenza ben disposto nei nostri confronti e volentieri ci asseconderà nelle richieste.

Quando ad esempio ci salta addosso, opporsi col “No!” è assai meno produttivo che distrarlo su altro, oppure di mostrare indifferenza in quanto in tal modo si vanifica l’importanza della sua azione, naturalmente a monte ci deve essere una solida intesa e la soddisfazione dei suoi bisogni psicofisici, che comprendono di poter esprimere le sue capacità con giochi di attività mentale e di ricerca olfattiva.

Tra i tanti casi ne cito uno personale, quello di Palli, l'ultima arrivata nella mia casa (e così sono a quota 6 cani), femmina di 2 anni decisamente esuberante.




Nei primi tempi metteva in atto dei veri propri assalti, prendendo la rincorsa per scagliarsi addosso con maggiore energia.
Ebbene, una volta che ho capito la dinamica, riuscivo ad anticiparla invitandola a venire da me per prendere un gioco e dopo un breve tira e molla la coccolavo accarezzandola lentamente e lei si calmava.
Così a poco a poco ha imparato un diverso modo per mettere in equilibrio il suo stato d’animo cessando quello precedente di scontro con uno invece relazionale.

Il cane comunica costantemente con noi e così possiamo comprenderlo, dal canto suo riuscirà nella stessa impresa purché ci riconosca coerenti, calmi, gentili e affettuosi.

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Il Cane è una creatura magica?
Dopo aver ascoltato l'intervista, guarderai il tuo fedele amico a 4 zampe con occhi diversi....
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