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NEL NOME DELLA CROCE. La distruzione cristiana del mondo classico, di Catherine Nixey, Bollati Boringhieri ed. 2018

2019-11-23 10:06:13

In data 14 novembre 2019 è stato presentato al Circolo Culturale Giordano Bruno di Milano il libro di Catherine Nixey "Nel nome della croce. La distruzione cristiana del mondo classico". Ne offro qui una breve recensione.

Un altro libro coraggioso che devo segnalare, e che merita di essere letto e diffuso nelle scuole, a contrastare la mistificazione e il vuoto di informazione imposti dal pensiero cattolico dominante in materia di storia delle religioni, è il saggio di Catherine Nixey dal titolo Nel nome della croce. La distruzione cristiana del mondo classico, Bollati Boringhieri ed. 2018.

Ricco di riferimenti, fonti e citazioni che fanno luce sul lungo periodo storico che vede l’affermazione del cristianesimo a partire dal IV secolo in pressoché tutti i territori dell’Impero Romano, con una vera e propria apocalisse di una civiltà, quella classica, a vantaggio della rampante civiltà cristiana. 

L’Autrice ci conduce attraverso quei tumultuosi e feroci tempi in cui bastava una parola sbagliata o una statuetta del dio sbagliato nella propria abitazione per essere imprigionati, torturati o lapidati nella pubblica piazza, in uno scenario che ci rimanda ad un’altra religione a tutt’oggi attuale.

Emblematico fu l’episodio di Ipazia, la filosofa matematica e astronoma di Alessandria d’Egitto, la quale partendo da posizione già panteistiche e sostanzialmente atee, venne trucidata in modo brutale dai chierici barellieri al soldo del vescovo Cirillo, poi fatto santo dalla Chiesa come per altri fanatici assassini; emblematici furono gli episodi della distruzione della città evoluta di Palmira, della chiusura della millenaria accademia ateniese. Tutto al fine di rimuovere la cultura classica per imporre la conversione al nuovo credo condannando all’oblio la raffinata e antichissima cultura greco-romano e aprendo le porte al millennio oscuro del Medioevo.

Così la Chiesa cristiana, intesa in senso lato con i suoi culti e ramificazioni, è riuscita a diventare la confessione dominante in tutto l’Occidente, sostituendosi in modo progressivo e inesorabile alle antiche credenze pagane. Da Apollo si è passati a Cristo, anche in modo subdolo prendendo in prestito culti già diffusi, come è avvenuto con il mitraismo, copiandone la liturgia e facendolo scomparire.

Di contro la cultura classica, ellenistica e latina, insegnava la tolleranza e la caritas, la cultura e la condivisione del sapere. E se la cultura poteva essere anche allora di pochi privilegiati, “sapienti” e filosofi, il credo religioso del resto della popolazione era pur sempre tollerante e pluralista: nel pantheon c’era posto per tutti gli dei. 

E proprio il clima di apertura e tolleranza nei confronti dei culti stranieri permise al Cristianesimo di proliferare e conquistare posizioni sempre più importanti nella società, facendo leva sulla credulità popolare, sull’ansia della fine della vita individuale, sulla paura della morte e di ciò che poteva esserci oltre, e sulla fine del mondo. Sfruttando l’ignoranza e i sentimenti più bassi della popolazione, la Croce diventa sempre più potente e influente, e la Chiesa sempre più ricca e opulenta, grazie alle donazioni dei fedeli, fino a fondare uno Stato nello Stato, lo Stato Pontificio e l’ancora attuale Stato del Vaticano.

La Chiesa cattolica costruì poi la propria iconografia, lasciandoci numerosi opere d’arte grazie a geni artisti che dovevano pur vivere, in modo da far passare loro come vittime, con la storia inventata dei cristiani gettati in pasto ai leoni nel Colosseo, e fece diventare santi coloro che, in verità, si distinsero per crudeltà e sfrenata lussuria, ad iniziare da Sant’Agostino, che fu uno dei primi a sostenere che la Chiesa poteva pure uccidere in nome dei propri ‘nobili’ scopi. Scontato sarebbe qui ricordare le numerose “streghe” arse vive non solo ad opera del già patrono e arcivescovo di Milano San Carlo Borromeo.

Innumerevoli sono le precedenti opere che abbiamo perduto per sempre a causa del fanatismo religioso: magnifiche statue fatte a pezzi, roghi pubblici di libri, templi devastati, bassorilievi divelti, palazzi rasi al suolo. Dal punto di vista del pensiero dominante cristiano, che si insegna oggi a scuola con il catechismo anziché con un più onesto manuale di storia delle religioni, è stato il trionfo della cristianità.

Ma a che prezzo per la cultura e l’avanzamento scientifico? Le scoperte di oggi potrebbero esservi già state secoli prima se la cultura classica fosse continuata. 

Nel 2015 i militanti dello autoproclamatosi Stato islamico iniziarono a radere al suolo l’antica città assira di Mosul, in Iraq, perché considera “idolatra”. Le immagini fecero il giro del mondo. A Palmira i resti della sontuosa statua di Atena già riparata con cura dagli archeologi, vengono ora nuovamente attaccati. Ancora una volta Atena viene decapitata, in nome di un’altra religione.

La giornalista e storica Catherine Nixey ci guida nel percorso attraverso le distruzioni cristiane, offrendoci un libro coraggioso, che scuote le coscienze, tramite una prosa serrata, incalzante e avvincente, raccontando il trionfo di crudeltà, violenze, dogmatismo e fanatismo che contraddistingue ogni religione.

Milano, 23.11.2019                                        Avv. Giovanni Bonomo – Candide C.C.

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