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I FALLIMENTI CHE PORTANO AL SUCCESSO - SOICHIRO HONDA

2018-12-30 14:37:40

La storia di Soichiro Honda, fondatore della nota Honda Corporation, è essenzialmente la storia di una incredibile sequela di fallimenti, tanto che lo porterà a dire che “Il successo è per il 99% fallimento”.

I FALLIMENTI CHE PORTANO AL SUCCESSO - SOICHIRO HONDA

Tutto ebbe inizio nel 1938, quando andava ancora a scuola. Soichiro prese tutto quello che aveva e lo investì in un'idea, la creazione di un anello elastico con l’intento di vendere la sua realizzazione alla Toyota Corporation.

In questo sogno, impegnò i gioielli della moglie e non solo, dormendo in officina con le braccia costantemente immerse nel grasso. Quando propose il suo anello alla Toyota, questa rispose che non era all’altezza degli standard della azienda.

Soichiro dovette tornare a scuola e subire lo scherno degli insegnanti e dei suoi compagni che, al contrario suo, non avevano nessun sogno. Il futuro proprietario della Honda non si arrese e continuò a concentrarsi sul suo obiettivo.

Due anni dopo la Toyota gli offrì il contratto che lui aveva sognato, ma i problemi veri dovevano ancora arrivare. Con l’approssimarsi della guerra il governo giapponese si rifiutò di fornire a Soichiro il cemento armato necessario per la costruzione della sua fabbrica.

Soichiro si mise al lavoro forte dell’esperienza acquisita, inventò un nuovo modo di produrre cemento armato e costruì lo stesso il suo stabilimento. La Storia però aveva deciso di accanirsi contro quest’uomo e durante la guerra il suo stabilimento fu bombardato non una ma due volte, distruggendo buona parte dei macchinari.

Nemmeno questo servì a fermarlo. Egli radunò tutti i suoi operai e insieme si misero a raccogliere tutti i bidoni di riserva che gli americani avevano gettato via, “i doni del presidente Truman” ebbe a dire, che gli fornivano le materie prime necessarie per il processo di fabbricazione, introvabili nel Giappone in guerra.

Dopo aver brillantemente superato tutte queste difficoltà una nuova sciagura si abbattè sul giovane imprenditore: un terremoto rase al suolo lo stabilimento. Soichiro allora decise di vendere il brevetto del suo anello elastico alla Toyota.

Finita la guerra il Giappone si ritrovò privo di carburante, con enormi difficoltà per i lunghi spostamenti. Per risolvere questo problema Soichiro applicò un motorino alla sua vecchia bicicletta. Dapprima i suoi vicini gli chiesero di modificare le loro biciclette e poi la voce si sparse così rapidamente che egli finì i motorini che aveva a disposizione.

Decise di mettersi a produrli ma non aveva i soldi necessari per l’impresa. Scrisse allora di suo pugno una lettera ai 18 mila proprietari di negozi di biciclette del paese, spiegando loro come potevano contribuire alla rinascita della nazione sostenendo questo progetto per la mobilità.

Cinquemila di questi gli risposero, fornendogli il capitale necessario. Fu così che nacque la Honda.

Oggi Honda Corporation dà lavoro a centomila persone tra Stati Uniti e Giappone ed è considerata uno dei più grandi imperi motoristici del mondo.