Hobby & Tempo libero
CAM TV insieme a Claudio Gardossi vive l'emozione della PANAFRICA RALLY 2019
Ma chi è CLAUDIO GARDOSSI? Ora in sella alla sua moto alla PANAFRICA RALLY 2019 in Marocco, non è certo al suo primo rally! SE però vi raccontassimo di un appassionato di vela, di una transoceanica, di arrampicate, di sci fuori pista e molto altro forse riusciremmo a presentarvelo!
L'avventura inizia nel marzo 1995 in un magazzino di una osteria del carso triestino dove Claudio Gardossi con alcuni amici costruisce "Jasmine" un'imbarcazione da regata della classe Minitransat650 con cui partecipa a diverse regate in Italia ed in Francia tra le quali la traversata atlantica in solitario nel 1997
Nello stesso anno inizia anche l'attività del futuro Cantiere CrackBoat ( di cui oggi Claudio è titolare) con la realizzazione di un'altra imbarcazione della classe minitransat650 "Exing99" con cui Roberto Varinelli affronterà una durissima regata atlantica riuscendo ad essere tra i pochi a portarla a termine E' il periodo in cui i mesi in cantiere si alternano con i mesi in mare, infatti nel 2000 Claudio prepara la partecipazione alla regata atlantica in solitario Ostar su un'imbarcazione di 35 piedi disegnata da Maurizio Cossutti ed in seguito fa parte dell'equipaggio del 60 piedi "Fila" di Giovanni Soldini nella Transat Quebec-St.Malò.
Claudio negli anni partecipa a numerosi rally
in Tunisia, in Egitto, Africa eco race, Algeria e ancora Merzouga.
Appassionato di sport estremi e ad alti livelli di adrenalina.
Proprio l'adrenalina, la passione, il divertimento, l' esperienza,e il brivido sono le cose che fanno appassionare milioni di persone al rally.
A differenza di quanto si potrebbe immaginare, un pilota di rally ha una guida prudente e sicura e la spericolatezza che deriva dalla spettacolarità della corsa è il frutto di anni di esperienza in cui, al centro del lavoro, c’era la prudenza. La guida per molti è una passione e solo con la passione è possibile diventare piloti che sappiano gestire l’alta velocità e il rischio.
Sono necessari quindi una buona dose di amore per il rischio oltre ad un'adeguata preparazione tecnica.