Creator Economy: segnali di crescita economica sempre più forti

Alcune ricerche, come ad esempio quella effettuata da NeoReach nel 2021, hanno reso noto come il settore si evolve e come i Creators sperano di diventare. Da ottobre 2020 sono stati effettuati 800 milioni di dollari di investimenti: questa cash injection ha dimostrato come la Creator Economy stia inviando forti segnali sulla sua potenza. Solitamente, non si pensa all’essere un Creator come un lavoro a tempo pieno o come un classico lavoro. La media di entrate che un Creator può avere è stimata a circa 100.000 dollari annui, un guadagno praticamente alla pari di un ingegnere del software di livello base.

Naturalmente per diventare un creatore di contenuti sono necessari tempo e dedizione. Per raggiungere risultati che vanno dai 20.000,00 ai 50.000,00 dollari all’anno, sono necessari dai tre ai sei anni. l’84% dei Creators riesce a trasformare le proprie passioni in un vero e proprio lavoro a tempo pieno.

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Sponsorizzazioni e interazioni con i fan: aspetti da non sottovalutare

Le sponsorizzazioni permettono di aumentare le entrate, indipendentemente dalla fascia di reddito del Creator. Il 94% dei Creator afferma infatti di aver pubblicato almeno un post sponsorizzato durante l’anno, mentre il 42% dei Creator ha caricato 16 o più post sponsorizzati: più di uno al mese.

Oltre alle sponsorizzazioni, è importante coinvolgere i propri fan interagendo con loro anche più volte al giorno. Questa è la caratteristica vincente che crea una comunità affiatata. Ben il 91% dei Creator interagisce con i propri fan più volte al giorno.

Numerose sono le attività che i creatori portano avanti per monetizzare i loro contenuti, cercando di soddisfare la domanda il meglio possibile. L’economia va dai vlogger, agli scrittori, dagli influencer ai gamers: le persone cercano modi sempre più alternativi per proporre le loro passioni e far sì che ne derivi una rendita. Gli strumenti utilizzati danno una forte spinta alla Creator Economy, incentivando gli account più piccoli a monetizzare in modo diretto il lavoro svolto.

Naturalmente, le piattaforme che permettono di promuovere contenuti a pagamento sono viste in modo molto positivo, perché danno valore ai prodotti messi a disposizione che se proposti unicamente in maniera gratuita, sminuiscono il contenuto: perchè pagare un prodotto se lo trovo già gratuitamente?

Ecco che l’importanza di poter dare un prezzo cambia totalmente la visione della piattaforma che utilizziamo.

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La vasta economia dei creatori: quanto è grande?

E’ difficile fare una stima esatta data la numerosa mole di piattaforme e soprattutto data la vastità della parola “creatore”, che può essere chiunque stia creando qualcosa, proprio perchè ci sono infiniti modi di proporre le proprie passioni, sia che si tratti di hobby sia che si tratti di un lavoro vero e proprio.

Secondo una stima di SignalFire ci sono oggi circa 50 milioni di Creators che si suddividono in scrittori, influencer, YouTubers e quant’altro. 

Solo in Italia, il valore dell’economia che ruota attorno ai Creators si aggira intorno a 1,5 miliardi di euro e i Creators sono oltre 350 mila. La crescita continua in maniera esponenziale, contando un +20% ogni anno.

La rete si sta inoltre trasformando seppur lentamente, in un luogo in cui i servizi gratuiti sono in forte diminuzione per lasciare spazio ai contenuti a pagamento che permettano ai creatori di ricevere un compenso economico adeguato.

Questo nuovo approccio permette infatti di essere indipendenti e creare un modello di business redditizio grazie anche alle pubblicità e alle sponsorizzazioni come abbiamo già visto. Stiamo ancora parlando di una nicchia nel mondo del lavoro ma molti settori economici si stanno interessando fortemente all’attività dei creatori e questo fa intravedere delle enormi potenzialità oltre che a dare dei segnali molto positivi.

Per questo, soprattutto i giovani vedono una possibilità concreta nel far parte della Creator Economy, oltre che ad una vera e propria sfida.