Cafetito español

Hoy traduzco.. Oggi traduco..

2019-08-18 15:49:38

Domingo de traducción. Hoy vamos a ver un artículo di Alessandra Vassilli ¿Preparados? ¡Vamos!

Reflexiones  sobre el trabajo y las vacaciones:

Ya es tiempo de vacaciones, o tiempo libre, podéis llamarlo como queráis

Leo mensajes por todas parte sobre ese tema: “¡Por fin!” “¡No veo la hora!” ..y  también escucho los mismos pareres por  amigos y conocidos

Casi como cuando llega el viernes por la tarde..

Hago presente que considero sacros y llenos de dignidad todos los trabajos, pero me entristece pensar que las personas no solo piensan al merecido descanso, sino viven su trabajo como algo pesado.


Se debería trabajar para vivir, no vivir para trabajar.


No voy a distinguir entre trabajo asalariado e indipendiente, prefiero hacer unas consideraciones generales sobre como se vive el trabajo y la posibilidad de elección que tenemos en hacer realmente lo que queremos, lo que nos sale bien y  nos puede permitir  realizarnos tanto profesional como personalmente

Pues, habeis entendido: “Elige un trabajo que te guste y no tendrás que trabajar ni un día de tu vida

¿Se puede elegir un trabajo que no nos guste? ¿debemos elegir necesariamente lo que encontramos? ¿es justo tener un poca de ambición?

Yo hice de todo, de las limpiezas a la empleada...  si tienes necesidad, lo haces.. PERO siempre he estado convencida de poder hacer otras cosas, y que es posible mejorar. 

Se puede ambir a algo más cercanos a nuestros talentos..

Claro, hay que tener una motivación muy fuerte. Nada cae desde el cielo, las cosas no ocurren por milagro..

Con una motivación fuerte se puede empezar a trabajar con dirección al cambiamento.


Ahh...¿ ¡entonces es muy facil!?  NOOOOOOOOOOOOOOOOOO, ¡no lo es!

Pero se puede hacer, hay que hacerlo. ¡¡Se DEBE hacer!!


 “Yo valgo” tendría que ser un mantra! (NDR: es más, añado yo: DEBERíA)

Existen muchas posibilidades hoy, y hay muchas personas que nos pueden ayudar en utilizar las herramientas correctas para poner en marcha el cambio.

El problema es la motivación.

Si no hay motivación, si no se plantea la urgencia interior, estamos jodidos.



Questo articolo  è "di pancia", affronta un tema a me molto caro, e l'ho letto in un momento in cui ha fatto la differenza, per me.


Vi lascio un link per approfondire ulteriormente l'argomento.: 

Vivir para trabajar o trabajar para vivir



L'articolo  Alessandra Vassilli:


Considerazioni su lavoro e vacanze

Tempo di ferie o di vacanze, chiamatele come volete.

Oppure no. Non sono obbligatorie e non sono necessariamente tutte in questo periodo.

Leggo post un po’ ovunque a riguardo: finalmente! Non vedo l’ora! E sento anche pareri da amici e conoscenti. Un po’ come quando arriva il venerdì sera…


Premesso che ogni lavoro è sacro e dignitoso, mi rattrista pensare che, al di là del meritato riposo, le persone vivano il proprio lavoro come un peso.

Si dovrebbe lavorare per vivere, non vivere per lavorare.

Non faccio distinguo tra lavoro dipendente e non, faccio piuttosto una considerazione in generale su come si vive il proprio lavoro e sulla possibilità di poter scegliere di fare quello che si vuole, quello per  cui si è più portati, che renda le persone più realizzate…

insomma, avete capito: fai un lavoro che ti piace e non lavorerai un solo giorno.

 

Si può scegliere il lavoro che più ci piace? Si deve per forza fare quello che si trova? Non si può essere ambiziosi?

 

Io ho fatto di tutto, dalle donne di pulizie all’impiegata, se hai bisogno si fa…MA: ho sempre pensato di poter fare altro e che si, si potesse migliorare. Si può ambire a qualcosa di più vicino ai nostri talenti…

Certo, bisogna avere una forte motivazione. Non cade nulla dal cielo, non succede tutto per miracolo. 

Con una buona motivazione si può cominciare a lavorare per il cambiamento.

Ah beh, allora è cosa facile!!! NOOOOO, assolutamente.

Però si può fare, si DEVE fare!!!! 

“Io valgo”  dovrebbe essere un mantra!

Ci sono un sacco di possibilità oggi,  e un sacco di persone che ci possono aiutare ad utilizzare gli strumenti giusti per avviare il cambiamento!

Il problema è la motivazione. 

Se non c’è, se non scatta la necessità interna, siamo fottuti.