Business & Finanza
Comportamenti consapevoli ed inconsapevoli, teoria del cervello trino.
Questo articolo affronta il tema della teoria del cervello trino di Paul D. MacLean su cui si sviluppa il sistema Business Comportamentale. Buona lettura! Foto principale di Roberto Nickson.
Nel mondo del business e nella vita, la parte comportamentale gioca un ruolo fondamentale, perché spesso ciò che è facile a dirsi, non sempre è così facile a farsi.
Ti è mai capitato di spiegare ad un collaboratore come fare una determinata cosa ed ottenere l’effetto contrario?
Oppure di vedere svolgere correttamente un compito per qualche giorno, per poi vedere tornare tutto come prima?
O, ancora, di aver partecipato ad un corso di formazione che ti ha dato molti spunti, che poi non sei riuscito ad applicare all’interno della tua azienda?
Al di là delle parole dette, i fatti sono sempre il miglior indicatore che ci dicono se qualcosa sta funzionando o meno!
E’ opportuno ricordare che ognuno di noi, generalmente, mette in campo due tipi di comportamenti:
consapevoli (di fronte ad una situazione, la si analizza razionalmente e si sceglie quale risposta logica mettere in campo);
inconsapevoli (si agisce in modo reattivo, di fronte ad uno stimolo si agisce di impulso quasi senza accorgersene dando sfogo all’emozione del momento).
Pensa ad esempio a quando guidi, se c’è un ostacolo non ti fermerai a ragionare su cosa fare, ma istintivamente reagirai sterzando o frenando (se è possibile) e tutto ciò avverrà in una frazione di secondo senza che tu abbia una percezione cosciente.
In altre circostanze, potrebbe invece capitare di agire di istinto per poi pentirtene. È il caso di decisioni impulsive prese senza alcuna analisi preliminare, oppure di quando, sotto pressione, perdi le staffe con un collaboratore o in famiglia.
Comportamenti del passato, che sono stati utili per risolvere dei problemi di allora, se replicati istintivamente in un contesto differente, possono diventare dei veri e propri freni nascosti di oggi (nel presente).
Te ne accorgi solamente dai risultati che stentano ad arrivare.
Potrai fare mille corsi di formazione per aumentare le tue competenze manageriali o di leadership, potrai tentare centinaia di soluzioni differenti, ma starai solamente gestendo gli effetti della situazione.
Per risolvere definitivamente, dovrai comprendere e lavorare, sulla parte comportamentale del tuo business.
La comprensione del funzionamento del cervello umano ed i suoi meccanismi è, tra gli altri, dovuta agli studi di Paul D. MacLean che con la teoria del cervello trino ha fornito degli elementi importanti sulla comprensione dei nostri comportamenti.
Innanzitutto, abbiamo tre cervelli:
cervello rettile
cervello limbico
neocorteccia
La parte più antica del nostro cervello è il rettiliano (tronco cerebrale e cervelletto) ed è alla base di tutte le funzioni automatiche legate alla nostra sopravvivenza (dalla respirazione al battito cardiaco, solo per fare un esempio).
Il cervello rettile è anche la sede principale degli istinti e delle risposte somatiche alle minacce.
Il cervello limbico è la sede delle nostre emozioni e si occupa della nostra sopravvivenza sociale.
È detto anche cervello paleomammifero, perché la sua evoluzione è avvenuta proprio per una necessità di vivere in branco, tipica dei mammiferi.
La neocorteccia, come indica anche il nome, è il cervello più giovane ed è tipico della specie umana.
È la sede dell’intelligenza, della creatività, dell’analisi.
Si occupa della nostra sopravvivenza attraverso l’interazione con l’ambiente esterno.
Grazie a questo cervello, i primi uomini furono in grado di creare le armi per la caccia e la ruota per i trasporti.
Fatta questa brevissima introduzione sul cervello, si può affermare che:
ogni evento che ci accade viene “letto” dal cervello (a tutti e tre i livelli: rettiliano, limbico, corticale), al fine di poter predire il comportamento più idoneo alla nostra sopravvivenza.
La valutazione del pericolo avviene in base alle esperienze, dirette ed indirette, del passato.
Se percepiamo una situazione come pericolosa, il cervello attiva le seguenti reazioni istintive:
fuga (fly)
attacco (fight)
Tuttavia, uno stimolo esterno può percorrere due diverse strade:
- un percorso istintivo, che in 12 millisecondi produce la reazione di allarme partendo dal talamo (che funge da collegamento tra le varie strutture del cervello) e coinvolgendo direttamente l’amigdala (detta “sentinella delle emozioni”) che può produrre una reazione emotiva prima ancora che i centri corticali (parte logica) abbiano del tutto compreso ciò che sta accadendo;
- un percorso analitico che in 24 millisecondi percorre i tre livelli del cervello, passando per la neocorteccia che può così comprendere lo stimolo e produrre un’appropriata risposta razionale.
Quindi, di fronte ad una situazione, possiamo agire (azione consapevole e ragionata) o re-agire (azione inconsapevole ed istintiva).
Per ulteriori approfondimenti ti invito alla lettura di questi due interessanti articoli:
- Il cervello e la psicoanalisi - D. Bumbaca
- Istinto, emozione, ragione: lateroria dei 3 cervelli - D. Salvucci
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Questo articolo fa parte del blog che illustra il sistema Business Comportamentale che è un canale CAMTV di Franco Nicosia.
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Buon Business!