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Nuovo tipo di virus scoppia in Cina, pericolo per l’umanità.

2020-01-20 17:47:53

Il numero di persone infette da un nuovo tipo di virus mortale in Cina si è triplicato durante il fine settimana, l’epidemia si sta diffondendo in maniera veloce da Wuhan ad altre grandi città.

I casi di contagio sono quasi 200 in prevalenza a Wuhan, ma il virus che causa la mortale malattia respiratoria è stato rilevato anche a nelle note città di Pechino, Shanghai e Shenzhen. 


Anche Giappone, Tailandia e Corea del Sud hanno segnalato potenziali casi.


Nonostante in pochissimi giorni gli infetti sono stati poco meno di 200, le persone decedute a causa del virus sono solo 3.


Il forte aumento di persone contagiate, si è manifestato nel periodo in cui milioni di cinesi, si preparano a viaggiare per le vacanze del Capodanno lunare.


I ricercatori del settore hanno identificato l’infezione per la prima volta a Wuhan, il dicembre scorso, a quanto pare il virus appartiene a un ceppo di coronavirus, che ha scatenato un focolaio di polmonite virale al momento sconosciuto.


Sebbene si ritiene che l’epidemia abbia avuto origine da un mercato, gli studiosi devono ancora determinare esattamente in che modo il virus si stia diffondendo.

Entità del virus

L’epidemia del nuovo ceppo virale ricorda quella del virus Sars, anche questo un coronavirus, che ucciso circa 800 persone nei primi anni del 2000 nei paesi asiatici.


Alcuni esperti nel Regno Unito hanno riferito alla BBC che il numero di persone infette potrebbero salire ancora fino ad arrivare in breve tempo a circa 2000.


Il virus è stato chiamato 2019-nCoV, è inteso come un nuovo ceppo di coronavirus.


Gli scienziati ritengono che una fonte del virus sia di origine animale, si pensa che la trasmissione non è stata portata avanti da uomo a uomo, al momento è stato consigliato di evitare il contatto “non protetto” con animali vivi, cuocere accuratamente carne e uova, ed evitare il contatto ravvicinato, con chiunque abbia sintomi di raffreddore o influenza.


NOTA: si pensa che la causa del contaggio abbia avuto origine in  un mercato di frutti di mare e di fauna selvatica a Wuhan.


Sintomi del virus: Come detto prima i segni di infezione includono sintomi respiratori, inoltre febbre e forte tosse.


Wuhan è la città dove tutto è cominciato


Le autorità di Wuhan, città della Cina centrale, è stata al centro dell’epidemia, lunedì è stato riferito che si sono susseguiti altri 136 nuovi casi (tutti confermati) con una terza persona morta a causa del virus.


Anche altre città hanno confermato i primi casi di infezione:

  • Pechino con cinque persone infette
  • Shanghai ha confermato il suo primo caso lunedì, una donna di 56 anni che veniva da Wuhan
  • A Shenzhen, un importante centro tecnologico vicino a Hong Kong, un uomo di 66 anni ha mostrato sintomi del virus a seguito di un viaggio per visitare i parenti a Wuhan.
  • Altri 14 casi nella provincia del Guangdong.

Altri casi registrati e confermati in altri paesi asiatici:

  • Quattro in Thailandia
  • uno in Giappone
  • uno in Corea del Sud

NOTA: tutti i casi di contagio riguardano persone che provenivano da Wuhan.


Gli aeroporti di Singapore, Hong Kong e Tokyo, stanno monitorando i passeggeri provenienti da Wuhan, anche le autorità statunitensi hanno preso misure analoghe in tre importanti aeroporti come quello di San Francisco, Los Angeles e New York.


Dichiarazioni della Cina


Il presidente cinese Xi Jinping ha dichiarato che il virus deve essere contenuto in modo risoluto.


Il ministero degli Esteri invece ha affermato che la Cina sta fornendo informazioni sulla malattia e collaborerà con tutti per affrontare il virus.


I media statali hanno esortato i cittadini a non farsi prendere dal panico, la National Health Commission ha dichiarato che il virus è ancora prevenibile e controllabile, anche se è necessario un attento monitoraggio.


Paure


Il tutto è andato a coincidere in un momento in cui, centinaia di milioni di persone viaggiano in Cina per visitare la famiglia in prossimità del Capodanno lunare, ciò solleva il timore che le autorità non saranno in grado di monitorare adeguatamente l’ulteriore diffusione della malattia.


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