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Cosa sta succedendo in Amazzonia? La spiegazione di The Guardian

2019-08-31 08:34:49

L’Amazzonia, nota anche come Foresta Amazzonica, è una foresta pluviale tropicale nel Bacino dell’Amazzonia in Sudamerica. La sua area supera i 7 milioni di km² di cui la zona boschiva ne occupa circa 5,5 milioni. Per avere un’idea ben più precisa l’Amazzonia è grande come l’Unione Europea.

Ogni anno in Amazzonia si registrano migliaia di fuochi durante la stagione secca, non è assolutamente vero che stia bruciando per intero, ma nonostante ciò la situazione è veramente preoccupante.


Gli incendi sono pur sempre un forte contributo di deforestazione e hanno gravi effetti sul clima e sugli ecosistemi.

Le cause dei roghi

Ogni anno nella stagione secca (tra luglio e ottobre) i satelliti rilevano molti incendi nel bacino amazzonico. 

Nel 2019 si sono registrati quasi 80mila roghi  in tutto il Brasile, cioè quasi il doppio rispetto all’anno scorso e il 15% in più rispetto alla media dal 2013.


Quest’anno la pioggia è stata di poco sotto la media, ma nonostante ciò in alcuni stati amazzonici il numero di roghi è in aumento.


Tutto questo dipende dal fatto che solo l’1% dei fuochi sono di origine naturale, infatti il 99%  di questi incendi ha origine umana e volontaria, i satellitari infatti mostrano che a bruciare sono le zone marginali della foresta, dove guarda caso c’è il confine degli agricoltori e degli allevatori.


Secondo il The Guardian, da gennaio a luglio 2019 sono bruciati circa 18600 km quadrati che corrisponde allo 0.3%. tale percentuale sembra poco ma invece non lo è affatto.

Il polmone del mondo e la CO2

Anche se l’Amazzonia viene definita il “polmone del mondo”, bisogna considerare che circa il 60% dell’ossigeno sulla Terra viene prodotto dalla fotosintesi delle alghe negli oceani.


L’Amazzonia produce ‘ solo ‘ il 6% dell’ossigeno terrestre (anche se ormai è diffusa la notizia errata che ne produca il 20%).


I veri problemi di questi catastrofici eventi non dipendono dal fatto relativo alla produzione di ossigeno, il vero problema è che tutti questi roghi emettono nell’atmosfera CO2 (anidride carbonica) che favorisce l’effetto serra e il conseguente surriscaldamento globale.


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