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Bioenergetica al mattino prima ancora di scendere dal letto (parte 1)
Qualcuno mi ha chiesto la sequenza degli esercizi da poter fare al risveglio prima ancora di mettere i piedi a terra, ne scrivo alcuni che potreste già provare da domani mattina.
Bioenergetica al mattino prima di scendere dal letto
* Iniziamo immaginando di insaponarci le mani con cura, passiamo anche le braccia, e poi con particolare attenzione insaponiamo bene il volto, magari dandoci anche dei pizzicotti amorevoli. Insaponiamo anche i capelli e poi tutto il resto del corpo dandogli contatto e salutandolo. Usiamo un’intenzione amorevole di risvegliare con delicatezza ogni singola parte del corpo che incontriamo.
* Portiamo le ginocchia verso il petto e prendiamo un piede fra le mani, iniziamo a tirare ogni dito come per allungarlo, poi proviamo a mobilizzare l'avanpiede stringendolo fra le mani come per accartocciarlo un po' e massaggiamo poi ogni parte del piede, compreso il tallone. Lasciamo il primo piede e ripetiamo con l'altro.
* Allunghiamo le braccia e le gambe verso il soffitto, in una posizione morbida e comoda, facciamo roteare sia i polsi che le caviglie, descrivendo dei cerchi con piedi e mani sia in senso orario che antiorario e poi scuotiamo con energia come faremmo per dire uffa e facciamo vibrare anche le labbra così come fanno i cavalli soffiando pfffrrrr .…
* Torniamo stesi sul letto, pieghiamo le gambe e allarghiamo le braccia a croce. Sovrapponiamo la gamba destra alla sinistra, come se fossimo seduti e le incrociassimo una sull'altra, e lasciamo che il peso della gamba destra faccia cadere le gambe a sinistra dolcemente, senza sforzo. Sentiamo se possiamo girare la testa per guardare la mano destra. Qundi mentre le gambe vanno a sx la testa va a dx. Rimaniamo per qualche respiro badando bene a non sforzare ma piuttosto a cercare il piacere di sentire che "espirando" forse si possono allungare aluni spazi intervertebrali. Torniamo lentamente al centro e ripetiamo con la gamba opposta.
* Rimettiamoci stesi e sentiamo se il nostro corpo ora ha energia per alzarsi …
Giriamoci su un fianco e mettiamo i piedi a terra. Proviamo a scendere dal letto lasciando che le mani vadano verso il pavimento, che la testa penda verso il basso e che il coccige cerchi timidamente di andare verso il soffitto … ci dovremmo ritrovare in “band over” lasciamo che il corpo respiri così, liberamente, e che il peso “morto” di spalle braccia e testa allunghi la schiena, che la pancia si senta libera di cadere verso il basso mentre le nostre gambe stanno un po’ faticando per restare morbide e sostenerci. Dopo qualche respiro, una vertebra alla volta e spingendo con i piedi verso il pavimento, ci srotoliamo verso l’alto, avendo cura di regolare a metà strada la posizione del bacino, spingendolo un po’ in avanti, e di lasciare il mento sul petto fino all’ultimo.
* Respiriamo, ringraziamo il nostro corpo che ci sostiene e di nuovo sentiamo l’energia che abbiamo ora a disposizione per affrontare la giornata prima di muovere il primo passo per entrare nel mondo e senza dimenticarci che lo facciamo con il nostro corpo.