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03/02/2020 San Biagio, Protettore della gola, si festeggia il giorno dopo la Candelora.

2020-02-03 09:49:31

San Biagio era un Vescovo e medico Armeno, ed è fra i 14 Santi ausiliatori

La leggenda narra che una madre disperata si rivolse a lui perché al figlio si era conficcata una lisca di pesce in gola e San Biagio somministrò al bambino un semplice pezzo di pane, la cui mollica portò via la lisca permettendo al bimbo di riprendere a respirare.
"San Bias el te pruteg la gula dai resch dei pèss e da tut ul rest"
I fedeli si rivolgono a San Biagio nella sua qualità di medico per la cura dei malanni fisici, chiedendo guarigioni per le malattie della gola.
"San Bias el benedes la gula e ul nas" diciamo in Brianza, e ci mangiamo una fetta di panettone in questo giorno.
Perché il panettone?
Ho letto che l'usanza si deve ad una leggenda che narra di una donna che portò questo dolce ad un frate per farlo benedire. Il frate non aveva tempo in quel momento e chiese alla donna di lasciargli il panettone e di tornare a riprenderselo dopo, ma dopo averlo fatto per giorni la donna non si vide ed il frate inizio a mangiarsi il panettone, ne lasciò solo un pezzettino. Quando la donna si ripresentò per riprenderselo, il frate andò a cercare ciò che era rimasto, e con sua enorme sorpresa, trovò il panettone raddoppiato!
Ad Agliate (località di origine antichissima), frazione di Carate Brianza, si trova la basilica romanica dedicata a S. Pietro, sulla sponda sinistra del fiume Lambro, qui trovate un po' della sua storia: http://www.circulturaledonberetta.it/…/…/09_aglia/aglia.html
La basilica ha incluso il battistero a nove lati con una vasca ad immersione a pianta ottagonale, circondata da affreschi che ne segnano i passaggi delle varie epoche, dove troviamo ancora ben conservato quello di S. Onofrio, il santo che per trovare la felicità, si spogliò di tutte le sue ricchezze, persino dei suoi abiti, vestendosi solo dei suoi capelli.
La basilica con tre navate, le cui colonne portanti di materiale di reimpiego, molto probabilmente appartenuti ad un tempio pagano antico dedicato al dio Nettuno, come ci indicano i capitelli raffiguranti divinità pagane.
Di notevole pregio sono: la Madonna della Candelora, la festività della luce che viene celebrata il due febbraio; il reliquiario con le ossa di San Biagio e la cripta che rendono questa basilica di notevole interesse storico, e dove
Il 16 agosto 1578 vi giungeva in visita pastorale il Cardinale Carlo Borromeo.
Nel manoscritto con gli atti della visita si trova un'osservazione riguardante l'altare posto nell'abside minore che all'epoca era dedicato a S. Biagio. Si afferma tra l'altro che la presenza delle reliquie del Santo era testimoniata da un dipinto sopra l'arco della cappella recante il nome di Biagio: "ALTARE ALIUD SUB INVOCATIONE
SANCTI BLASIJ (....) SUB QUO FERTUR ESSE CORPUS SANCTI BLASIJ (...)".
Besanesi, se avete tempo e voglia, fate un salto oggi alla Basilica di Agliate e fate benedire il panettone lì.
Maria Grazia Mauri